Museo Zeffirelli a Firenze: inaugurazione il 31 luglio, apertura al pubblico a settembre

Il maestro Franco Zeffirelli durante una delle ultime visite all’ex tribunale di piazza San Firenze, dove sorgerà la sua Fondazione e la scuola dell’arte dello spettacolo

ROMA – Finalmente ci sono due date certe: 31 luglio l’inaugurazione ufficiale. Primo settembre apertura al pubblico. . Il museo di Franco Zeffirelli, tempio dedicato alla storia dell’arte dello spettacolo, finalmente nascerà in piazza San Firenze, dove c’era il vecchio tribunale. E’ vero: tante volte ho scritto un data: che poi non è mai stata rispettata soprattutto per i ritardi e per le incertezze del Comune di Firenze. Il 12 febbraio scorso, giorno del novantaquattresimo compleanno di Zeffirelli, scrissi che il taglio del nastro sarebbe avvenuto il 30 giugno. Si è slittato di un altro mese. Ma ci siamo.  Oggi, 6 luglio, la comunicazione definitiva, appunto 31 luglio, è arrivata attraverso una conferenza stampa tenuta a Roma, nella sede della stampa estera. Perché l’evento, sul quale ho scritto centinaia di articoli (prima su La Nazione, poi su Firenze Post) ha un rilievo sconfinato. Pensate: la preziosa biblioteca personale del Maestro ha oltre diecimila volumi: d’arte, storia, letteratura, spettacolo. E poi migliaia di disegni, bozzetti, copioni, sceneggiature, libretti d’Opera, fotografie, filmati.

CONCORRENZA – Sognato per anni dal maestro, che era stato sollecitato a realizzarlo altrove da una forte concorrenza (Roma, Mosca, New York e Londra sponsor era stata la stessa regina Elisabetta, amica da sempre di Zeffirelli), il museo si chiamerà Centro delle Arti e dello Spettacolo di Franco Zeffirelli. Un forziere di meraviglie che racconterà 70 anni di arte e una straordinaria carriera. All’annuncio c’erano Gianni Letta e il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini. E anche Claudio Baglioni. Tutti pronti ad applaudire, naturalmente. Ma non c’erano, o stavano defilati, negli anni scorsi, quando gli ostacoli erano alti e soltanto pochi giornali (La Nazione, dove scrivevo, e pochi altri) davano risalto alle legittime aspettative del Maestro. E alle sue arrabbiature di fronte alla lentezza estenuante della burocrazia e della politica.

SOGNO – Oggi tutti dicono che il Centro è  atto dovuto ad uno dei più grandi intellettuali italiani. E che la sua arte è di tutti. Ma questo, lo sappiamo, è il Paese che corre sempre in soccorso del vincitore. Se Zeffirelli, con pochi sostegni, non avesse combattuto e vinto. In effetti Zeffirelli non mai ha nascosto l’amarezza per gli ostacoli e le difficoltà che hanno rallentato a lungo la realizzazione del suo sogno. Un sogno che si sarebbe dovuto realizzare prima per averlo protagonista. Invece all’annuncio, oggi, lui non ha potuto essere presente, trattenuto a casa, nella villa sull’Appia antica, dagli acciacchi dei suoi ormai 94 anni. La speranza? Che riesca ad essere a Firenze il 31 luglio, al taglio del nastro.


Sandro Bennucci

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