Pistoia Blues: Bollani, icona jazz nella capitale della cultura
PISTOIA – Una serata diversa e speciale per il Pistoia blues con il pubblico che, comodamente seduto in piazza del Duomo, ha potuto apprezzare uno dei migliori pianisti del panorama jazz italiano.
Stefano Bollani, un giullare della musica che, alterandosi tra pianoforte a coda e piano elettrico, ha presentato, interpretandolo anche con il corpo, il suo ultimo lavoro Napoli Trip.
Un vero viaggio nella musica partenopea, accompagnato dal sassofono del simpaticissimo Daniele Sepe, che ha offerto la sua versione circa la sordità di Beethoven, e dal clarinetto di Nico Gori.
Una sessione all’insegna dell’improvvisazione, che diventa occasione per il pianista di divertire il pubblico anche con battute e storielle, mentre Bernardo Guerra cambia il charleston rotto della sua batteria.
Numerosi accenni a pezzi famosi – da Per Elisa, a Fra’ Martino, fino a Smoke on the water – prima di arrivare a omaggiare Renato Carosone e Pino Daniele, con una versione d’eccezione di Putesse essere allero.
Nel bis, Bollani ha cantato un elogio della nanotecnologia napoletana, parlando del microchip “da mitt’ in gap o’ figl, pe fa’ sta’ tranquill a papà”