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Fascismo: retromarcia della Boldrini, mai detto che i monumenti vanno abbattuti

ROMA – La presidenta, dopo le polemiche e le derisioni scaturite dalla sua improbabile sortita sui monumenti del fascismo da distruggere, fa precipitosamente marcia indietro e, come accade di solito, dice che la colpa è dei giornalisti che si sono inventati tutto. «Laura Boldrini non ha mai detto, in nessuna circostanza, di voler abbattere i monumenti del Ventennio. Questa affermazione è falsa e letteralmente inventata. E non la rende più vera il fatto che venga ripetuta a titoli unificati da giornali specializzati in fake news». E’ quanto si legge in una nota del portavoce della presidente della Camera, Roberto Natale.

«In risposta a chi le ha domandato se, alla luce del dibattito sull’apologia del fascismo innescato dalla proposta di legge Fiano, non ci sia in Italia il problema di alcuni monumenti come l’obelisco Mussolini Dux al Foro Italico, la Presidente della Camera ha detto: Ci sono persone che si sentono colpite da questo, a volte anche offese. Quando ho accolto i partigiani alla Camera, in occasione del Settantesimo anniversario della Liberazione, alcuni di loro hanno evidenziato questo stato di cose dicendo che non accade altrettanto in Germania dove i simboli del nazismo non ci sono più. Questi vecchi partigiani si sentono ancora offesi da questo. Io rispetto la loro sensibilità. La Presidente Boldrini si è limitata dunque a ricordare il turbamento dei partigiani e a mostrare comprensione per chi ha ridato la democrazia all’Italia. Queste le parole dette, che ognuno può verificare. Sarebbe bene conoscerle, prima di commentarle in modo grossolano», conclude la nota.

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