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Bankitalia: debito pubblico, nuovo record a 2.278,9 miliardi

ROMA – Ancora un record per il debito pubblico. A maggio il debito delle amministrazioni pubbliche, secondo quanto informa la Banca d”Italia, è stato pari a 2.278,9 miliardi, in aumento di 8,2 miliardi rispetto ad aprile. L’incremento è dovuto principalmente al fabbisogno mensile delle amministrazioni pubbliche (7 miliardi). Pesa l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (0,5 miliardi), l’effetto di scarti e premi all”emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione del tasso di cambio (0,7 miliardi). Con riferimento ai sottosettori, spiega l’istituto centrale, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 8,1 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,1 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.

Critiche al Governo, ma soprattutto all’esecutivo Renzi sia da destra che da sinistra.

CAMUSSO – «Il tema del debito pubblico non è di per sè il tema dell’allarme». Lo ha detto la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un convegno della Filt-Cgil a Milano. «È indubbio – ha aggiunto – che una parte della crescita del debito pubblico é strettamente legata a una politica di diffusione di incentivi, bonus e non spese che si ripetono. Quello che servirebbe sarebbe fare un bilancio se quelle risorse hanno avuto l”efficacia rispetto alle dimensioni spese».

MELONI – Attacca su facebook la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «I freddi numeri dell’economia smascherano ancora una volta le menzogne di Renzi e del Pd: nuovo record per il debito pubblico, 2279 miliardi di euro, più 34 miliardi in un solo anno, che si sommano ai 200 miliardi di debito prodotto dal Governo Renzi. Dove sono finiti questi soldi, visto che è aumentato il numero di poveri in Italia e le tasse non sono diminuite? Ovviamente a finanziare le marchette elettorali, i regali fatti a banchieri e lobbisti amici e l’invasione dell’Italia con la politica dell’accoglienza. Fare peggio di così era praticamente impossibile. Che dite, alle prossime elezioni ci saranno ancora degli italiani disposti a dare fiducia alla sinistra?».

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