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Vitalizi dei parlamentari: i tagli in discussione il 25 luglio alla camera, ma sarà battaglia

ROMA – L’annosa questione del taglio dei vitalizi ai parlamentari sembrerebbe avviata verso la soluzione. Martedì 25 infatti la proposta di legge Richetti arriva in Aula alla Camera. Sulla carta i numeri sono molto ampi, con il Sì di Pd, M5S, Lega, Fratelli d’Italia e un fronte aperto in Forza Italia, dove alcuni deputati come Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Deborah Bergamini ed Elio Vito spingono per il sì.

Il problema resta quello dei possibili ricorsi per incostituzionalità per i diritti acquisiti toccati con il ricalcolo degli assegni con il sistema contributivo. Molti ex parlamentari hanno fatto i conti e la loro associazione ha già preannunciato ricorsi: a quelli con decenni di anzianità pare convenga il ricalcolo piuttosto che il contributo di solidarietà già varato mesi fa dalla Camera, che taglia le pensioni in proporzione alla loro ampiezza. Ma la gran parte delle centinaia di assegni erogati verrebbe decurtata.

Il parere della Commissione Bilancio della Camera è stato favorevole. Con giudizi molto negativi di Rocco Palese di Forza Italia e di Gianni Melilla di Mdp, che ha richiamato i «rischi di incostituzionalità» paventati dalla presidente della Camera Laura Boldrini in relazione ai diritti acquisiti.

Se la legge passerà alla Camera, resta l’incognita del Senato, dove la resistenza si preannuncia ancora più forte e dove i numeri sono esigui, tanto che proprio su questo difficile passaggio sono principalmente fondate le speranze di chi si batte perché niente cambi.

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