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Mostro di Firenze: indagato un ex legionario. L’inchiesta di Paolo Canessa

Mostro RivelazioniFIRENZE – Per i delitti del mostro di Firenze ci sarebbe una nuova pista che legherebbe gli 8 duplici omicidi alla ‘strategia della tensione’, a una ‘pista nera’. Il pm che ha sempre indagato sui delitti del mostro, Paolo Canessa, ora procuratore capo a Pistoia, avrebbe indagato secondo quanto scritto sui quotidiani locali, un ex legionario, Giampiero Vigilanti, 86 anni, residente a Prato.

L’inchiesta sarebbe condotta in collaborazione con il procuratore aggiunto di Firenze Luca Turco. L’uomo, secondo quanto spiegato, conosceva Pietro Pacciani: come lui nel 1951 abitava a Vicchio, nel Mugello, quando quest’ultimo uccise l’ex rivale sorpreso con la sua ragazza. Vigilanti sarebbe stato sentito da Canessa più volte negli ultimi mesi e condotto nei luoghi dove vennero uccise le coppiette. Era già stato coinvolto marginalmente dalle indagini. La pista nera era stata già emersa 30 anni fa e poi ripresa dopo un esposto dell’avvocato Vieri Adirani, legale dei familiari di Nadine Mauriot, l’ultima donna uccisa, nel 1985, dal mostro. O dai … mostri.

Un commento? Possiamo dire una cosa scontata: sui delitti attribuiti al famigerato maniaco che sconvolse Firenze fra il 1968 al 1985 ogni tanto viene fuori qualcosa. Che spesso risulta solo un’aggiunta non decisiva. L’auspicio è che Paolo Canessa, magistrato che come pochi conosce la storia dei delitti attribuiti al mostro, abbia individuato una pista capace finalmente a fare chiarezza ea dipanare quella nebbia che ancora grava su Firenze e sulla generazione di fiorentini che vissero quegli anni di terrore.

AGGIORNAMENTO DELLE 14,50

Creazzo – «Smentisco categoricamente che dalle indagini in corso siano emersi elementi di prova che colleghino i delitti del mostro con possibili ambienti eversivi». Lo ha detto il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, a proposito della nuova inchiesta sui delitti del maniaco delle coppiette. Aggiungendo: «I polveroni non fanno parte dello stile di questo ufficio, qualcuno evidentemente ha interesse a sollevarli ma questo non è la procura». Creazzo ha quindi ribadito che «la procura della Repubblica indaga senza trascurare nessuna pista, ma procede su elementi che abbiano – ha concluso – una loro concretezza e non su supposizioni più o meno suggestive».

Vigilanti – «Non ho paura di niente, non ho fatto nulla». Così l”ex legionario Giampieri Vigilanti, l’86enne al centro della nuova inchiesta sui delitti del mostro ai microfoni della Tgr Rai della Toscana. «Ho sempre avuto quattro pistole: sono venuti da me – dice riferendosi agli inquirenti – e poi se ne sono andati, quindi vuol dire che sono in regola». Quanto alla sua conoscenza con Pietro Pacciani «lo conoscevo io – ha risposto – come lo conoscevano tutti. Io sono
a posto, sono in regola».

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