Vitalizi: via libera della Camera all’abolizione, ora tocca al Senato
ROMA – La Camera ha approvato con 348 sì, 17 no e 28 astenuti la proposta di legge Richetti in materia di abolizione dei vitalizi e nuova disciplina dei trattamenti pensionistici dei membri del Parlamento e dei consiglieri regionali. A presiedere l’Aula la presidenta Boldrini, che ha letto i risultato del voto, tra gli applausi di molti dei parlamentari presenti. Ora il provvedimento passa al Senato. A votare a favore della pdl Richetti sono stati il Pd, M5S, Lega, Fdi, Sinistra italiana e Scelta civica. Voto contrario da Ap, mentre Mdp si è astenuto. Forza Italia, infine, non ha partecipato al voto, restando in Aula
Il voto finale sul provvedimento, inizialmente previsto per la mattinata, è slittato alle 18,30 perché la conferenza dei capigruppo della Camera ha dovuto rivedere i tempi dell’esame della proposta di legge dopo essere stata convocata su sollecitazione in Aula dal deputato M5S Danilo Toninelli. Nel corso della riunione dei capigruppo, tutti i gruppi, ad eccezione di Alternativa popolare, sono stati d’accordo nel proseguire il lavoro in giornata. Maurizio Lupi (Ap) aveva chiesto di invertire l’ordine dei lavori, dando prima spazio, al dl vaccini.
La questione vitalizi è stata soprattutto una guerra di nervi tra il partito di maggioranza, il Pd, e il suo acerrimo oppositore, il M5S. Entrambi impegnatissimi ad arrivare al traguardo per poter piantare la bandiera dell’abolizione dei privilegi.
Forza Italia non ha partecipato al voto finale. La decisione, a quanto si apprende, è stata presa nel corso della riunione del gruppo a cui ha partecipato anche telefonicamente anche Silvio Berlusconi che ha bollato il provvedimento come incostituzionale e lesivo dei diritti degli italiani perché a rischio per la retroattività ci sono 20 milioni di pensioni.