Migranti: la Ue stanzia 150 milioni di euro per la Grecia, zero per l’Italia
BRUXELLES – Agli zoppi grucciate, mentre l’Italia continua ad essere invasa da orde di migranti, visto che la rotta balcanica attraverso la Grecia è ormai bloccata, la Commissione Ue finanzia il programma Estia con 209milioni di euro destinandone gran parte proprio alla Grecia per la sistemazione dei profughi. Di questi, 93,5 milioni di euro vengono utilizzati, assieme all’Unhcr, per avviare un progetto di affitti su larga scala, per migliorare le condizioni abitative dei profughi, che avranno a disposizione 22mila alloggi. Questo permetterà a 30mila richiedenti asilo di uscire dai centri di accoglienza e andare a vivere in vere e proprie abitazioni entro fine anno. Circa 2000 alloggi sono stati individuati sulle isole greche, ma il grosso degli alloggi è invece nelle città e nelle cittadine della penisola. I proprietari degli appartamenti riceveranno un introito stabile e garantito.
Un altro progetto da 57,6 milioni di euro, sempre in collaborazione con l’Unhcr, e nell’ambito del programma Estia, servirà anche ad organizzare una rete di sicurezza sociale che, attraverso carte dedicate, fornirà stanziamenti contanti ai profughi, per permettere loro di soddisfare le loro necessità primarie – come cibo, medicine e trasporto pubblico – in modo dignitoso. E allo stesso tempo il denaro viene rimesso in circolo nell’economia locale.
Dunque mentre i cittadini greci sono ridotti in braghe di tela e fanno enormi sacrifici a causa delle imposizioni ue, la stessa ue spende e spande per l’accoglienza e il benessere dei profughi. E se ne vanta pure. «Oggi apriamo un nuovo capitolo nelle vite dei profughi in Grecia. Il nostro nuovo finanziamento è una svolta sul modo di distribuire aiuti per migliorare la vita delle persone. L’obiettivo di questi nuovi progetti è quello di far uscire i profughi da campi e centri d’accoglienza e garantire loro vite più normali», ha spiegato il commissario Ue agli Aiuti umanitari Christos Stylianides. «Europa significa solidarietà e la decisione di oggi riguarda proprio questo. La Commissione europea è stata al fianco della Grecia dal primo giorno della crisi e assieme abbiamo fatto molta strada», ha aggiunto il responsabile europeo della Migrazione Dimitris Avramopoulos. Strada che non è stata fatta con l’Italia, ma non è un caso che entrambi i responsabili di queste politiche europee siano greci.