Capalbio (Gr): arrivano 15 profughi nel buen retiro dei vip della sinistra
CAPALBIO (GROSSETO) – Un anno fa le proteste e le polemiche incrociate, oggi la sigla di una convenzione per l’accoglienza di richiedenti asilo anche a Capalbio, la piccola Atene del Tirreno, buon retiro di vip, patria estiva soprattutto di intellettuali e politici di sinistra, che nell’agosto 2016 disse no all’arrivo di una cinquantina di profughi. Con strascichi di polemiche e commenti salaci contro i radical-chic che amavano i profughi, purché non a Capalbio. La novità sta nell’intesa siglata stamani con la prefettura di Grosseto, che consentirà al Comune una gestione diretta e partecipata nell’accoglienza (primo caso nel Grossetano, non così in altre province), e nel numero di migranti in arrivo: 15 complessivamente, in coerenza con il Piano nazionale ministero dell’Interno-Anci, considerando la popolazione residente.
«Quanto il Comune dallo scorso anno andava dicendo ovvero il non subire situazioni calate dall”alto ha trovato applicazione» commenta il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori che definisce la convenzione un atto molto importante. «Naturalmente – aggiunge – se da una parte il Comune vede affermare un diritto a poter decidere (senza che altri scelgano per lui) dall’altra l’impegno dell’Amministrazione sarà quello di cercare una o più di una situazione che possa poi soddisfare in caso di necessità la prefettura per l’accoglienza fino ad un massimo di 15 richiedenti asilo».
Proprio Bellumori, ma non solo, l’estate scorsa era sceso in campo, scrivendo all’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano, contro il previsto arrivo di una cinquantina di profughi da ospitare in tre villette di un condominio residenziale. Bellumori parlò di ghettizzazione dei migranti e di sicurezza non garantita, esprimendo perplessità sulle modalità di assegnazione e chiedendo più trasparenza. Nessun migrante arrivò poi a Capalbio e a novembre il bando relativo fu annullato dal prefetto, con nuovo strascico di polemiche. Oggi la convenzione siglata tra prefettura e sindaco: sarà il Comune a individuare, tramite gara, la struttura deputata a ospitare i richiedenti asilo e, sempre con gara, il gestore per l”accoglienza dei rifugiati politici. Così anche Capalbio, per la prima volta, farà la sua parte nell’emergenza profughi.