Piombino, Aferpi: Sinistra italiana chiede di spezzare il silenzio delle istituzioni
PIOMBINO – Dopo l’ultimo incontro al Ministero, cui ha partecipato il Governatore Enrico Rossi, il silenzio è calato sull’attuazione degli impegni della Cevital. Fragoroso silenzio del Governatore, che si preoccupa soprattutto degli immigrati, calo di tensione anche dei sindacati, ci pensa Sinistra Italiana a riportare l’attenzione sulla vicenda che interessa tanti lavoratori e tante famiglie della zona, chiedendo notizie e iniziative al Governo.
«Su Piombino i cittadini ed i lavoratori hanno il diritto di conoscere tutto: per queste ragioni, anche facendo seguito all’odg approvato recentemente nel Consiglio comunale della cittadina toscana, con una nostra interrogazione depositata presso la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica chiediamo che l’addendum del nuovo accordo con Cevital/Aferpi venga reso noto». Lo hanno dichiarato in una nota i parlamentari Stefano Fassina e Alessia Petraglia, deputato e senatrice di Sinistra Italiana.
I due chiedono ai ministri Carlo Calenda (Sviluppo economico) e Giuliano Poletti (Lavoro) anche un rendiconto in Parlamento sulla situazione. «La storia recente e l’atteggiamento tenuto da Rebrab, come del resto quello del Governo – dicono – forniscono poche garanzie verso un esito positivo di tutta la vicenda delle acciaierie ex-Lucchini di Piombino. Gli impegni dei mesi passati non mantenuti, il rispetto delle prossime scadenze sulle quali anche le istituzioni locali nutrono forti dubbi, il fatto che l”Algeria non sembra esser intenzionata a sbloccare i fondi, le tante incertezze sulla partnership industriale e sulle bonifiche».
A questi interrogativi il Governo, ma anche il Governatore Rossi, hanno il dovere di fornire rapida risposta agli esponenti di SI, ma soprattutto ai lavoratori.