Migranti: anche la Germania ci rimanda indietro i profughi, in applicazione dell’accordo di Dublino
BERLINO – Nonostante le grandi professioni di solidarietà per l’Italia più volte esternate dalla cancelliera Angela Merkel, da inizio giugno, l’Ufficio federale tedesco per la migrazione (BAMF) avrebbe cominciato a rispedire indietro in Italia tutti i nuclei familiari di richiedenti asilo, approdati prima nella penisola, come prevede il regolamento di Dublino. Lo riferisce il Neuen Osnabruecker Zeitung citando documenti interni al BAMF, secondo i quali la capacità ricettiva in Italia è notevolmente aumentata e per questo adesso offre delle garanzie di accoglienza e protezione, che in precedenza non garantiva.
Dal 2014 la Germania aveva sospeso l’applicazione di Dublino nei casi in cui i paesi di prima accoglienza non fossero stati in grado di garantire la dignità dei richiedenti. Tra questi paesi figurava anche l’Italia oltre alla Bulgaria e alla Grecia. Ora le cose, viste da Berlino, sono cambiate: l’Italia è in grado di far fronte all’accoglienza. Della stessa opinione è anche il Tribunale europeo per i diritti umani, secondo il quale gli impegni presi dall’Italia in materia sono sufficienti.
Unica eccezione, le famiglie con bambini piccoli o neonati. Per loro il regolamento di Dublino non si applica ancora.
Un’ulteriore fregatura dell’Europa nei nostri confronti. Adesso ci saremmo davvero rotti di queste regole europee, che non ci offrono nessun vantaggio, ma ci condannano all’accoglienza universale.