Firenze, San Lorenzo: Cardinal Betori, occorre coniugare accoglienza e rispetto, e prevenire situazioni d’insicurezza e degrado (foto, video)
FIRENZE – Partecipata messa di San Lorenzo nell’omonima Basilica, officiata dal cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze. All’inizio della cerimonia il Sindaco Nardella ha donato al priore mitrato della Basilica, Mons. Marco Domenico Viola, i ceri votivi offerti dal Comune. Insieme a Lui la vicesindaca Cristina Giachi, assessori e il presidente del Consiglio di Quartiere 1 Sguanci.
Durante l’omelia della concelebrazione eucaristica, officiata dal Cardinale Giuseppe Betori col capitolo di San Lorenzo, l’Arcivescovo di Firenze ha sottolineato anche aspetti pratici della vita del quartiere affermando: «come in ogni realtà umana, luci e ombre si intrecciano anche nel territorio di San Lorenzo. Tra le prime mi piace registrare i passi significativi che si stanno compiendo per il recupero del complesso di Sant’Orsola, grazie a un impegno significativo, per il quale c’è da ringraziare i protagonisti che l’hanno assunto e l’amministrazione civica che lo ha condiviso, secondo un progetto pregevole e che si auspica possa trovare una coerente e pronta attuazione. Ma tutto verrebbe vanificato dal permanere all’intorno di una situazione d’insicurezza e di degrado che richiede interventi decisi ed efficaci, senza subire l’illegalità una componente inevitabile dell’attuale complessità sociale.
C’è un patrimonio di civiltà che abbiamo ereditato che non possiamo tradire o dimenticare. Animato dalle più alte virtù cristiane ci ha insegnato nei secoli accoglienza e rispetto, capacità di farsi carico delle sofferenze dell’altro e cura della dignità della persona, generosa condivisione e responsabilizzazione di ciascuno nel contribuire al bene di tutti, apertura al dono e partecipazione onesta e operosa alla costruzione della giustizia nella legalità».
Anticipando in un certo modo l’auspicio del Cardinale, che già in passato aveva sottolineato l’esigenza che la città non fosse soffocata dal turismo mordi e fuggi e di bassa qualità, il Consiglio dell’Opera Medicea laurenziana, presieduto dall’ex prefetto di Firenze Paolo Padoin, ha predisposto un progetto sicurezza del complesso, già sottoposto alle autorità competenti, che tenta di dare una risposta alle necessità più volte palesate nella zona.