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Migranti: Medici Senza Frontiere sospende l’attività. A causa dei controlli libici e del codice di condotta italiano

ROMA – La stretta decisa dal governo italiano e le misure di controllo adottate dalla Guardia costiera libica cominciano a dare frutti positivi. Mentre altre Ong hanno firmato il codice di condotta proposto dal Governo italiano, una delle organizzazioni ribelli, fra quelle che non vogliono sottostare a regole e controlli per continuare a fare i comodi (e gli interessi) propri senza limitazioni, vale a dire Medici Senza Frontiere, annuncia di sospendere momentaneamente l’attività.

Msf sospende temporaneamente l’attività davanti alla Libia. Lo comunica la Ong sottolineando che la sospensione segue la decisione della Libia di istituire una zona Sar, limitando l’accesso delle Ong in acque internazionali e ad un rischio sicurezza segnalato dal Mrcc dovuto a minacce della guardia costiera libica. Dunque i controlli di legalità delle autorità costituite sono considerati dalla Ong delle minacce, una strana concezione della legalità, simile a quella della presidenta Laura Boldrini, sostenitrice ad ogni costo delle Ong. Sarà dunque fermata la nave Prudence, mentre l’équipe medica di Msf continuerà a fornire supporto a bordo della nave Aquarius di Sos Mediterranee.

«I recenti sviluppi nel Mediterraneo mostrano che il codice di condotta è parte di un disegno più ampio che intende sigillare la costa libica e intrappolare migranti e rifugiati in Libia, gettando via la chiave. Queste azioni stanno chiaramente dimostrando la vera ambizione delle autorità italiane ed europee: limitare l’attività degli attori di ricerca e soccorso indipendenti e concentrare tutti gli sforzi nel riportare le persone in Libia. Per questi motivi Msf rimane ferma nella propria convinzione di non poter firmare il Codice». A dirlo è Loris De Filippi, presidente di Medici senza frontiere Italia, in un’intervista a Repubblica. «Rispetto alla decisione di Sos Mediterranee di firmare il codice, stiamo discutendo la nostra partnership con l’organizzazione. Al momento la nave Aquarius, gestita in collaborazione con Msf, sta navigando in acque internazionali dove continua a portare avanti le proprie attività di pattugliamento e ricerca e soccorso», spiega De Filippi. Una decisione perfettamente legittima, che finalmente provocherà la riduzione del flusso di migranti andati a prendere a domicilio nei pressi delle coste libiche. I taxi del mare si ritirano Temporaneamente in rimessa.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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