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Terrorismo: Anis Amri, l’omicida di Berlino, era stato indagato dalla procura di Ravenna nel 2011

RAVENNA – L’attentatore di Berlino, il tunisino Anis Amri, era stato indagato nel 2012 dalla Procura di Ravenna assieme ad altri quattro giovani connazionali per una presunta violazione inerente al testo unico sull’immigrazione.

La segnalazione in merito, secondo quanto riferito dalla stampa locale, era stata inoltrata dai magistrati romagnoli alla Procura distrettuale di Bologna proprio all’indomani dell”attentato che il 19 dicembre scorso ai mercatini di Natale berlinesi aveva provocato 12 morti e 56 feriti. Una scelta legata alla verifica di eventuali connessioni tra ambienti jihadisti e i quattro co-indagati con Amri.

L’interesse per Ravenna da parte del tunisino, che in quel momento non si era ancora radicalizzato, potrebbe essere stato legato alla presenza di un parente nella città romagnola che avrebbe come tale potuto dargli ospitalità Amri, sbarcato a Lampedusa nel febbraio 2011 in piena Primavera Araba, si era dichiarato minorenne nella richiesta di asilo sebbene fosse nato nel 1992. In seguito al cattivo comportamento tenuto poi nel centro per minori del Catanese nel quale era stato mandato, aveva rimediato una condanna a quattro anni di carcere. A maggio 2015 era tornato libero. Il mese dopo, da clandestino, aveva raggiunto la Germania dove aveva fatto richiesta di asilo. A febbraio 2106 si era trasferito a Berlino. Qui il 19 dicembre dello stesso anno aveva rapinato il camion a un autista polacco uccidendolo. E con il mezzo pesante aveva fatti strage ai mercatini di Natale. Poi era fuggito per essere ammazzato tre giorni dopo a Sesto San Giovanni (Milano) dopo avere reagito a un controllo della polizia fuori dalla stazione ferroviaria.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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