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Acerra: il vescovo se la prende con i vitalizi, ma non parla dell’Assunta
ACERRA – Il clero ormai parla sempre più spesso di problemi economici e sociali piuttosto che di argomenti religiosi o di fede, che non appassionano più i fedeli ma che, soprattutto, hanno una molto minore attenzione mediatica. Così il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, nella Basilica di Santa Maria a Pugliano a Ercolano (Napoli), nella sua omelia – invece di parlare della festa dell’Assunta – ha tuonato contro le disparità economiche tra quanti godono di benefici economici e chi è costretto a lasciare il Paese per trovare una sorte migliore: «Stiamo assistendo impotenti a un omicidio di una intera generazione di giovani che se ne va all’estero. Come è possibile sperare in questa economia disumana che uccide? – ha detto il sacerdote -. Mentre ci sono ancora vitalizi che non si vogliono lasciare, e la gente ha fame e i giovani sono costantemente espulsi dal mondo del lavoro? Le città si stanno spopolando lentamente ma inesorabilmente – ha aggiunto – e se i giovani se ne stanno andando è per colpa di noi adulti, di una generazione miope che sta uccidendo i suoi figli migliori».
Paolo Padoin
Difatti nessuno ha detto che si debba vietarlo, ma sarà consentito esprimere un giudizio sul fatto che in Chiesa si parla soprattutto di sociologia e poco di religione. Nessun pregiudizio e nessuna faziosità, che invece mi sembrano animare le sue parole
clemente
Credo che i Sacerdoti e i Vescovi in genere, siano cittadini Italiani ed hanno pieno diritto di esprimere una propria opinione qualunque essa sia, anche non religiosa, non vedo perché tra tutte le categorie di persone solo il clero debba tacere? in virtù poi, di quale norma che gli impone il silenzio? E’ come se un giornalista oppure un medico debba dire solo cose inerenti alla sua professione. Mi pare un articolo fazioso e pieno di pregiudizi!