Economia: la Germania ricorre alla Corte europea contro il Quantitative easing di Draghi
BERLINO – La Corte Costituzionale tedesca di Karlsruhe ha deciso di chiedere alla Corte di giustizia europea di pronunciarsi sulla legittimità del programma di Quantitative easing, lanciato nel 2015 dalla Bce per sostenere l’inflazione nella zona Euro. I giudici di Karlsruhe ritengono che vi «siano importanti ragioni» per ritenere che l’acquisto di titoli di Stato violi la proibizione di finanziare direttamente gli Stati, superando i limiti del mandato della Bce, secondo le contestazioni presentate da vari ricorrenti. Il processo di Quantitative easing, Qe (alleggerimento quantitativo) è consistito nell’acquisto di titoli di Stato e di altro tipo dalle banche per immettere nuovo denaro nell’economia europea, incentivare i prestiti bancari verso le imprese e far crescere l’inflazione.
La Commissione europea dà però ragione all’istituto guidato da Mario Draghi e si dice convinta «che la Bce stia attuando sulle basi e nei limiti dei Trattati, con l’acquisto di bond di stato sul mercato secondario, nell’ambito delle proprie operazioni di politica monetaria» e «interverrà in questo senso nel procedimento», fa sapere la portavoce della Commissione europea per gli Affari economici e finanziari, Annika Breidthardt.