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Brexit: non servirà il visto per entrare in GB, è boom di lavoratori europei

LONDRA – Non servirà il visto per viaggiare dall’Europa alla Gran Bretagna dopo la Brexit. E’ questa la linea che ha scelto il governo di Londra impegnato nei difficili negoziati sull”uscita dall’Unione secondo le informazioni che ha
raccolto la Bbc. Dovranno invece richiedere un permesso quanti vogliono lavorare, studiare o trasferirsi nel Paese. Viene quindi esclusa l’opzione di introdurre rigidi controlli alle frontiere, adottando modelli simili a quelli vigenti negli Stati Uniti e in Australia.

Intanto è record di lavoratori europei nel Regno Unito nonostante la Brexit. Secondo i dati pubblicati dal Financial Times, hanno raggiunto i 2,37 milioni dopo un aumento di 126 mila nel periodo aprile-giugno 2017 rispetto all’anno
scorso. Stando al giornale della City, il numero è salito soprattutto per i lavoratori in arrivo da Romania e Bulgaria ma il tasso di crescita inizia a dare segni di rallentamento rispetto al passato. In particolare per chi arriva dai 14 Paesi
che sono da più tempo membri dell’Ue, come Germania, Italia, Spagna e Francia.

BREXIT – Ecco le tappe più importanti per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue:

– 19 giugno 2017: avvio dei negoziati tecnici ufficiali. In questa fase viene discusso anche l”ammontare del debito residuo che la Gran Bretagna deve pagare per rispettare gli impegni presi verso il bilancio europeo. E’ previsto che i gruppi di negoziatori si incontrino faccia a faccia per una settimana ogni mese.
– 13 luglio 2017: il governo di Londra ha presentato alla Camera dei Comuni la proposta di legge (Great Repeal Bill) per annullare l’atto del 1972 (European Communities Act) che sanciva l’incorporazione della legislazione europea in quella britannica.
– 14 agosto 2017: il governo britannico ha iniziato la pubblicazione dei position papers, documenti dove spiega la
sua posizione negoziale sulle questioni più importanti, come il confine con l’Irlanda e il nuovo sistema di immigrazione da introdurre dopo la Brexit.
– entro ottobre 2018: il capo negoziatore Ue, Michel Barnier, ha previsto la conclusione del negoziato, per permettere le procedure di ratifica.
– entro 29 marzo 2019: il Parlamento britannico deve approvare l”accordo e il Great Repeal Bill. Il Consiglio Ue a 27
approva a maggioranza qualificata.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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