Firenze: all’Opificio delle Pietre dure aperture serali straordinarie
FIRENZE – Trascurato a torto dal turismo di massa, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, diretta filiazione della manifattura artistica caratterizzata dalla lavorazione delle pietre dure, che fu ufficialmente fondata nel 1588 da Ferdinando I de’ Medici, prolunga il suo orario per due giorni alla settimana dal 21 agosto al 27 settembre: oltre che dalle 8.15 alle 14 tutti i giorni dal lunedì al sabato (chiuso la domenica), il lunedì sarà visitabile anche di pomeriggio, fino alle 18, e il mercoledì sarà aperto la sera dalle 20 alle 23.
La fisionomia del Museo non corrisponde ad una precisa volontà collezionistica; le creazioni più prestigiose dell’opificio, oggetto sovente di dono da parte dei granduchi fiorentini, sono conservate nelle regge e nei musei di tutta Europa, mentre nei laboratori di produzione sono rimaste opere incompiute, o risultato di modifiche e smontaggi successivi, e quanto è sopravvissuto alle dispersioni ottocentesche, che ebbero termine nel 1882 con la musealizzazione della raccolta.
Questa, che comprende esemplari di grande suggestione e raffinatezza, è comunque sufficiente a delineare un percorso storico della manifattura che si snoda attraverso tre secoli. Resta inoltre una importante riserva di marmi antichi e di pietre dure raccolte in funzione della tecnica del commesso. Il Museo è stato ristrutturato, su progetto di Adolfo Natalini, nel 1995. Il riordino della raccolta, curato da Anna Maria Giusti, segue un criterio tematico: nelle sale ricavate dal salone sono documentate le produzioni del periodo granducale mediceo e lorenese, nelle salette ottocentesche quelle del periodo postunitario. il piano rialzato del salone è dedicato alle tecniche di lavorazione.
Il biglietto intero costa 4 euro; il ridotto 2. Si trova in via degli Alfani, 78.