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Usa: Trump caccia anche lo stratega Steve Bannon, undicesimo avvicendamento alla Casa Bianca

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NEW YORK – Donald Trump non si ferma più e cambia uno dopo l’altro tutti i collaboratori che aveva scelto dopo la conquista della Casa Bianca. Non è certo un buon segnale, o non sa scegliersi i collaboratori o è troppo volubile, quasi come alcuni presidenti delle squadre di calcio italiane.

L’ultima uscita di scena è forse fra le più importanti, si tratta dello stratega della campagna elettorale di Trump, Steve Bannon, alfiere della destra populista, ed è solo l’ultima di una serie di destituzioni e dimissioni e destituzioni eccellenti che caratterizzano la Casa Bianca di Donald Trump.

Ecco i principali episodi:

– 20 gennaio: appena insediato, Trump destituisce con effetto immediato tutti gli ambasciatori nomina politica, lasciando scoperte diverse sedi importanti.

– 30 gennaio: viene cacciata Sally Yates, il ministro della Giustizia facente funzioni che non voleva difendere il ‘travel ban’ di Trump.

– 13 gennaio: dopo solo 23 giorni di incarico, il Consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Flynn si dimette per il suo coinvolgimento nel Russiagate.

– 9 maggio. Trump destituisce il direttore dell’Fbi, James Comey. Il successore, Christopher Wray, si è insediato il 2 agosto.

– 30 maggio: si dimette il direttore delle Comunicazioni della Casa Bianca Mike Dubke.

– 6 luglio: si dimette il direttore dell’Ufficio per l’etica del Governo, Walter Shaub.

– July 20. si dimette Mark Corallo, portavoce del team legale che difende Trump per il Russiagate. L’avvocato Marc Kasowitz lascia la guida del team legale.

– 21 luglio: il portavoce di Trump, Sean Spicer, si dimette dopo che Anthony Scaramucci viene nominato al posto di Dubke.

– 25 luglio: si dimette l’assistente portavoce Michael Short.

– 28 luglio: Il capo dello staff della Casa Bianca Reince Priebus viene sostituito da John Kelly, fino ad allora segretario alla Sicurezza Interna.

– 31 luglio: Scaramucci viene destituito.

– 18-agosto: Steve Bannon lascia l’incarico di stratega della Casa Bianca.

Oltre al valzer di dimissioni, la Casa Bianca di Trump si segnala anche per l’alto numero di incarichi ancora vacanti: al momento il presidente ha fatto soltanto 271 nomine, di cui solo 124 hanno terminato l’iter della conferma da parte del Senato. Degli incarichi importanti, per i quali serve la conferma del Senato, ne rimangono ancora 365 per i quali non è stato scelto nessun titolare.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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