Rimini: incentivi per il lavoro dei giovani al centro della legge di bilancio. Lo afferma Gentiloni
RIMINI – La prossima legge di Bilancio sarà un passaggio chiave per concludere in modo ordinato la legislatura, che è il compito che mi pongo e sul quale impegnerò tutto il governo. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, lo afferma con forza davanti al Meeting di Cl disegnando anche il perimetro entro il quale questa azione si muoverà. Non si tratterà di una legge di spesa facile, precisa, ma conterrà, lo dice due volte, alcune limitate misure per accompagnare la crescita, con interventi molto selettivi incentrati soprattutto sull’accesso dei giovani al mondo del lavoro con incentivi permanenti, stabili.
I giovani saranno al centro dell”attenzione del Governo, quindi, conferma il Premier, per consolidare il jobs act. Noi – spiega Gentiloni – veniamo da una storia nobile di difesa del posto di lavoro e lo stiamo continuando a fare con gli oltre cento tavoli al Mise sulle crisi occupazionali ma questo non basta, osserva, bisogna puntare sulla capacità, appunto, di facilitare l’accesso al mondo del lavoro. La crescita è finalmente tornata, ribadisce ancora il presidente del Consiglio, sostenendo che questo è frutto dell’impegno del lavoro del Governo di Matteo Renzi che noi stiamo proseguendo.
«Non era scontato – dice – tenere insieme crescita e avanzo primario. Non era scontato ma non basta. La sfida sarà la qualità della crescita in termini di lavoro e di contrasto all’esclusione sociale».
Al Meeting di Cl Gentiloni conferma quindi le indicazioni che erano arrivate sul contenuto della prossima legge di bilancio: un piano per l’occupazione giovanile che incentivi le assunzioni dei ragazzi che restano i più penalizzati dalla crisi. E diverse sono le opzioni sul tavolo che puntano tutte a facilitare l”assunzione dei giovani con un mix tra età entro la quale delimitare i nuovi sgravi e durata degli stessi che andrà definito appunto in base alle possibilità di finanziamento. Una scelta sarà fatta solo a settembre, quando saranno definiti sia il quadro macro sia gli altri impegni cui far fronte con la manovra. Al momento l’intervento minimo a favore dell’occupazione giovanile prevede una nuova tornata di sgravi contributivi che diventano però permanenti e saranno validi per tutte le assunzioni dal 2018 in poi. Si tratterebbe di un taglio del 50% dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato degli under 29 o degli under 35.
Una soluzione di mediazione vedrebbe l’asticella dell’età fermarsi a 32 anni. La nuova decontribuzione potrebbe durare per i primi 2 o 3 anni dall”assunzione e sarebbe portabile, cioè rimarrebbe in capo al lavoratore anche in caso di cambio del posto di lavoro. Questa misura avrebbe un costo di circa 900 milioni, che raddoppierebbe salendo a circa 2 miliardi dal secondo anno. Accanto a questa primo intervento l’esecutivo vorrebbe però fare un passo ulteriore tagliando, dal terzo anno, di 3 o anche 4 punti l’aliquota contributiva standard che passerebbe così dal 30-33% al 26-29% nel caso di riduzione di 4 punti.