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Occupazioni abusive: il Viminale pensa di utilizzare gli edifici confiscati alla mafia per fronteggiare gli sgomberi

Minni

ROMA – Al Ministero dell’interno si lavora per risolvere il rebus causato dalla grana occupazioni abusive, non solo a Roma, ma in molte altre città d’Italia, Firenze compresa. Occupazioni che riguardano non solo migranti e richiedenti asilo. E’ convocata per domani una riunione tecnica al Viminale con il ministro dell”Interno, Marco Minniti, per discutere del tema degli sgomberi di edifici occupati e delle linee guida da approntare e da impartire a prefetture e comuni. Minniti esaminerà con i suoi collaboratori come definire le stesse linee guida. Non è ancora deciso, sottolineano fonti del ministero, quando l’annunciata circolare, che deve ancora essere messa a punto, verrà emanata.

Il tema migranti sarà solo uno dei punti all’ordine del giorno all’interno di una più ampia discussione sugli edifici occupati e sulle relative linee guida, perché in realtà le occupazioni non riguardano i soli stranieri. Il panorama delle case e degli stabili occupati riguarda anche edifici e aree in cui si sono insediati cittadini italiani, centri sociali, nomadi. Le situazioni più consistenti anche da un punto di vista numerico, sono note e censite dalle prefetture, ma anche abbastanza circoscritte in particolare – si fa notare da fonti del Viminale – ad alcuni grossi centri: Roma, Milano, Napoli (dove c’è soprattutto un problema legato a occupazioni dei rom), Torino, Bologna. Il Viminale dimentica Firenze, ma qui le autorità provvederanno in autonomia, come sempre fatto in passato.

Una delle ipotesi più concrete allo studio per le linee guida sugli sgomberi degli edifici occupati sarebbe quella di utilizzare i beni confiscati alla criminalità organizzata. La direttiva allo studio punta a coinvolgere e responsabilizzare prefetti e sindaci, ma si valuta anche di coinvolgere il sociale, non solo attraverso gli organi delle amministrazioni comunali deputati a questo settore, ma anche tramite associazione qualificate. Rendendo a questo punto la decisione molto più difficile, lenta e complessa a causa delle difficoltà e degli ostacoli che, come sempre, porranno, le associazioni in questione. E ci vorranno altri quattrini sonanti per soddisfare le loro richieste.

Quest’ipotesi, secondo gli esperti ministeriali, potrebbe venire incontro anche alle osservazioni e alle critiche che spesso, in passato, sono state mosse in merito al mancato riutilizzo o a un utilizzo non virtuoso dei beni confiscati alle mafie. Alcuni organi di stampa avevano invece fatto riferimento all’ipotesi che il ministero dell’Interno procedesse a far requisire edifici pubblici vuoti. Ipotesi che appare però – spiegano fonti del Viminale – non praticabile anche da un punto di vista giuridico. Ci sarà però un problema di carattere territoriale visto che questi beni sono concentrati soprattutto al Sud. In Toscana, ad esempio sono presenti 163 immobili sequestrati. Beni confiscati in Toscana Tabella riepilogativa – 20170726.

Ma in tal modo non si risponde all’obiezione principale. L’intervento d’autorità per gli sgomberi di alloggi occupati abusivamente viene subordinato comunque al reperimento di una soluzione alloggiativa, premiando così chi dell’illegalità fa la sua norma comportamentale e beffando chi segue le regole. La prepotenza paga, visto che ottiene l’accondiscendenza verso le soluzioni pretese dalle associazioni religiose e di sinistra (interessate), dalla politica, questa sì populista, dell’estrema sinistra e di parte del pd, e della Chiesa. Per non parlare dei centri sociali e delle associazioni dei senza casa che di questa lotta fanno la ragione della loro esistenza.

Comunque ecco, per notizia, l’elenco dei 17mila beni , tra immobili e aziende, definitivamente confiscati alle mafie, in base ai dati aggiornati al 30 settembre 2015 censiti dall’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati. Quasi i 2/3 si trovano in Sicilia, Calabria e Campania.

Sicilia – 6.916

Campania – 2.582

Calabria – 2.449

Puglia – 1.665

Lazio – 1.170

Lombardia – 1.266

Emilia R. – 230

Piemonte – 265

Sardegna – 226

Toscana – 170

Abruzzo – 216

Liguria – 70

Veneto – 171

Friuli V.G. – 40

Marche – 35

Umbria – 53

Basilicata – 25

Molise – 5

Trentino A.A. – 17

Valle d”Aosta – 2

Estero – 4


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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