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Piombino, Aferpi: sindacati chiedono la risoluzione del contratto con Cevital, inadempiente

Aferpi

PIOMBINO (LIVORNO) – Continuano le notizie preoccupanti in merito alla difficile ripresa dell’attività di Aferpi, ex Lucchini. La società ha infatti comunicato che il treno rotaie ad agosto non riprenderà l’attività produttiva e i sindacati, non ritenendo più tollerabile questa situazione chiedono un incontro urgente al ministero dello sviluppo economico e la risoluzione del contratto con Cevital. Dopo l’incontro, sarà organizzata un’assemblea con le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm. «Il consiglio di fabbrica – spiegano in una nota di sindacati, rsu Aferpi e Piombino Logistic – dato che Aferpi non ha adempiuto al primo punto dell’addendum, motivo di risoluzione del contratto, chiede al governo di andare al superamento di Cevital. Il governo acceleri e intensifichi i rapporti con i soggetti interessati al polo industriale piombinese con l’obiettivo di tornare a produrre acciaio, sapendo che per i progetti industriali il governo ha l’obbligo di garantire la piena occupazione dei diretti e indiretti».

ROSSI – Dopo qualche tempo fa sentire la sua voce anche il Governatore Enrico Rossi, promotore insieme al Mise, degli accordi disattesi. «I lavoratori hanno ragione e fanno bene a richiedere un incontro urgente al MISE. Aferpi ha disatteso gli impegni assunti. Il Ministero dello Sviluppo Economico, grazie all’addendum di Giugno, ha fatto un grande passo avanti ed ha scandito e indicato tappe precise. Pertanto chiedo anch’io, come fanno i lavoratori, un incontro urgente per imprimere una svolta. Oltre alla continuità produttiva e alla ripresa delle attività dei treni di laminazione occorrono gli investimenti necessari per tornare a produrre acciaio e assicurare la piena occupazione del sito industriale. Chi è interessato si faccia avanti, ma a queste condizioni. Nel mondo sta aumentando la domanda d’acciaio e Piombino ha tutte le caratteristiche per tornare a produrlo e competere nel mercato siderurgico».

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