Giudici di pace: verso il nono sciopero contro la riforma Orlando
ROMA – Le organizzazioni rappresentative di giudici di pace e magistrati onorari hanno avviato la procedura per la proclamazione di un nuovo sciopero della categoria, il nono consecutivo. Lo fa sapere l’Unione Nazionale Giudici di Pace.
«Il 15 agosto è entrata in vigore la contestata riforma della magistratura onoraria, già sotto i riflettori della Commissione Europea e del Parlamento Europeo – che il 22 novembre assumeranno le dovute determinazioni contro l’Italia, in occasione della seduta della Commissione per le petizioni a Bruxelles -, nonché della Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo, alla quale sono pervenute due ordinanze pregiudiziali. Non solo il Ministro Orlando non ha tenuto fede agli impegni assunti, ma la riforma si pone apertamente in contrasto con i più elementari principi di diritto comunitario e costituzionale, accentuando ogni aspetto di precariato. Gli effetti si stanno già toccando in questi giorni nelle Procure, che non sono in grado di garantire l’obbligatoria presenza nei procedimenti di asilo politico e nelle altre procedure di volontaria giurisdizione (curatele, interdizioni incapaci, etc), non essendo più le funzioni civili delegabili ai pubblici ministeri onorari. Il rischio è anche quello di un danno erariale di miliardi di euro, per i risarcimenti che dovranno essere versati a giudici di pace e magistrati onorari alla luce della decisione della Commissione Ue del giugno 2016 e dell’imminente decisione della Corte di Giustizia Europea, dall’esito altrettanto scontato contro al Governo italiano».