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Licenziamenti: aumentati vertiginosamente quelli per il Jobs Act (+ 60%) rispetto al 2015

ROMA – Nel lodare sperticatamente i pretesi effetti miracolosi del suo Jobs Act Renzi si è dimenticato un altro aspetto degli effetti della riforma, l’aumento vertiginoso dei licenziamenti. Nei primi sei mesi del 2017 le aziende italiane hanno intimato 290.877 licenziamenti a persone che avevano un contratto a tempo indeterminato con un calo del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. Ma se si guarda ai licenziamenti per giusta causa (quelli sui quali il Jobs act e’ intervenuto nel 2015 di fatto cancellando il reintegro nelle aziende oltre 15 dipendenti in caso di allontanamento illegittimo , ndr) l’aumento nel complesso e’ stato del 22%,%.

Nelle aziende con oltre 15 dipendenti i licenziamenti per motivi disciplinari (giusta causa o giustificato motivo soggettivo) tra gennaio e giugno 2017 sono stati 17.583 a fronte dei 14.611 dello stesso periodo 2016 (+20,3%) e dei 10.957 dei primi sei mesi 2015 (+60%).

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