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Auto immatricolazione: quelle con targa estera debbono essere variate entro un anno

ROMA – Sempre più spesso Polizia e Carabinieri si trovano a dover sequestrare auto con targhe straniere circolanti in Italia. Una moda nata grazie ai vantaggiosi contratti di leasing con società ubicate in Paesi dell’Est, come Romania e Bulgaria. Quello della targa estera è infatti un espediente utilizzato sempre più spesso per circolare legalmente in Italia senza pagare il bollo, evitando i costi della revisione e anche le multe. Grazie a costi assicurativi molto più bassi, noleggiare un’auto in Romania costa fino al 40% in meno che qui e il bollo varia dai 30 ai 50 euro.

Il Codice della Strada dispone che i veicoli immatricolati in paesi diversi dall’Italia e di proprietà di cittadini residenti in Italia possono circolare nel nostro territorio al massimo per un anno. Decorso tale periodo, gli automezzi con targa straniera devono essere immatricolati nuovamente con targa italiana. La lotta contro i furbetti delle targhe straniere potrebbe prendere una piega positiva in futuro. L’Unione Europea si sta dotando di un sistema di interscambio informatizzato. Si chiama Eucaris e se oggi sono pochi i paesi che hanno aderito, in tempi brevi dovrebbero aderire tutti in Europa.

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