Firenze, violenza su studentesse Usa: i due carabinieri iscritti nel registro degli indagati
FIRENZE – Dopo la conferma delle accuse di violenza delle due studentesse americane, la Procura di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati i due carabinieri accusati di violenza sessuale. E’ quanto si apprende da fonti investigative, secondo le quali sarebbe stato accertato che vi sarebbero stati rapporti sessuali con le due studentesse americane ventunenni. Gli investigatori avrebbero identificati i due carabinieri anche grazie ad alcune telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso il passaggio della pattuglia vicino alla casa delle ragazze in centro.
Un primo riscontro sul fatto che le due ragazze sarebbero salite sull’auto dei carabinieri ci sarebbe: sarebbero infatti state riprese nella vettura di servizio dalle telecamere di videosorveglianza lungo il tragitto compiuto dalla discoteca alla casa presa in affitto in Borgo Santi Apostoli. Le due studentesse americane, a Firenze per un semestre universitario negli atenei Usa presenti in città, hanno ribadito la loro denuncia choc di fronte ai magistrati: «Ci hanno violentato nel nostro appartamento». In queste ore la questura con la squadra mobile sta riscontrando ogni dettaglio della versione del racconto delle due ragazze insieme alla Procura.
Nella serata di mercoledì scorso, le due ragazze erano avrebbero trascorso una serata in un locale fiorentino. All’uscita della discoteca, vicino a piazzale Michelangelo, avrebbero chiesto informazioni ai carabinieri, giunti sul posto per dei controlli. I due militari avrebbero detto alle ragazze: «Tranquille, vi accompagniamo noi a casa». Le studentesse si sarebbero fidate delle divise. Con l’auto di servizio dell’Arma, le ragazze sarebbero arrivate in Borgo Santi Apostoli, dove hanno preso da alcuni mesi un appartamento in affitto. E proprio nell’appartamento si sarebbe consumata la violenza sessuale. Sono stati sequestrati i vestiti che le due giovani donne indossavano l’altra notte. Le ragazze hanno trascorso la scorsa notte in una struttura protetta, in attesa dell’arrivo dei genitori dagli Stati Uniti.
Intanto si muove anche la procura militare di Roma, che ha aperto un’indagine ‘per atti relativi’ sul caso. A quanto si apprende, al momento l’inchiesta è senza indagati e i magistrati della procura militare attendono il rapporto della polizia per poter procedere per gli aspetti di propria competenza.