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Toscana, estate 2017: l’economia regionale trainata dal turismo. Ma c’è un tarlo: il nero e sommerso

Spiaggia FIRENZE – L’estate 2017 sarà ricordata come una delle migliori degli ultimi anni per il turismo regionale. La conferma arriva dai risultati dell’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Confesercenti – Assoturismo Toscana, su un campione di 725 strutture ricettive. Nel corso del trimestre estivo il sistema turistico toscano ha consolidato la sua posizione con circa 3 milioni di arrivi internazionali (+3,4%) che hanno totalizzato oltre 11,7 milioni di pernottamenti (+3,5%). In crescita anche il turismo nazionale che aveva più sofferto negli anni della crisi; gli arrivi degli italiani ammonterebbero a 2,4 milioni (+2,4%) e le presenze a oltre 11,3 milioni (+2,6%).

Complessivamente il mercato ha registrato

+ 680.000 pernottamenti (+3,1%)

+ 150.000 arrivi (+3,0%)

Rispetto all’estate 2016 si registra una buona crescita dei flussi stranieri (+3,5%), non solo nelle principali città d’arte e sulla costa, ma in tutta la Regione. Nel trimestre la componente estera ha rappresentato il 50,9% del mercato turistico. Tra i mercati in sensibile aumento si segnala quello tedesco, svizzero, austriaco, olandese, belga, britannico, francese e dei paesi dell’est; stabili i mercati russi, statunitensi, spagnoli e canadesi; in calo le presenze dei turisti giapponesi.

Dai risultati dell’indagine emerge un trend di aumento per tutte le diverse tipologie di imprese:

+2,5% comparto alberghiero

+3,4% comparto extralberghiero

Le diverse tipologie di destinazione fanno registrare, invece, risultati positivi ma differenziati:

+ 3,3% per la costa toscana; con segnali di crescita da giugno fino alla fine di agosto

+ 2,7% dei pernottamenti per le città d’arte; con le performance migliori nel mese di giugno, grazie sia alla domanda italiana che straniera

– 1,3% per le terme

+ 8.6% per la montagna toscana; favorita dalle condizioni meteo e con un buon andamento sia della domanda italiana che di quella straniera.

Secondo le indicazioni delle imprese, la quota percentuale di prenotazioni acquisite mediante intermediazione online è pari al 44,2% a fronte del 39,9% di attività generata dalle differenti modalità di contatti diretti. Il peso dell’intermediazione online è più alto nel comparto extralberghiero (45,7%), mentre per le imprese del settore alberghiero si attesta al 39,7%. Secondo la percezione degli intervistati anche per il mese di settembre dovrebbe continuare il trend positivo (+0,4%), in particolare per le aree costiere e della montagna, a differenza delle altre tipologie di offerta per le quali si stimano valori di stabilità o di leggera flessione.

Gli operatori segnalano, inoltre, un aumento della spesa sostenuta dai turisti, ribadendo il valore del contributo del settore all’economia regionale, sia in termini di prodotto interno lordo sia in termini di occupazione

10-12% l’incidenza del turismo sul PIL regionale

14-15% l’incidenza del turismo sull’occupazione regionale

150.000-160.000 gli occupati nel settore turismo in Toscana

«Il 2017 rappresenta l’anno della svolta per il turismo nella nostra regione, i dati positivi ed in continua crescita decretano la fine della crisi per le imprese del settore. Le positive condizioni meteo hanno favorito le presenze nazionali ed internazionali sia nella zona costiera che in montagna; buone, anche, le visite nelle principali città d’arte. – ha commentato Nico Gronchi Presidente Confesercenti ToscanaI numeri positivi ci portano ad affermare che è necessario sostenere percorsi di sviluppo del turismo, attraverso politiche volte ad agevolare gli investimenti nel settore. Gli imprenditori devono tornare ad investire per rilanciare le loro attività, per fare questo è necessario il supporto delle istituzioni e delle banche; come Confesercenti faremo tutto il possibile per promuovere progetti che sostengono l’innovazione e lo sviluppo delle imprese del settore.La crisi per le imprese del turismo è conclusa, ma per poter guardare in maniera più positiva al futuro si dovrebbero mettere in campo azioni per combattere e contrastare il problema del nero e sommerso che attraversa l’intero settore. – conclude Nico Gronchi – Sono tanti, troppi coloro che offrono forme di “accoglienza” non regolari; e questo va a penalizzare tutti gli imprenditori che svolgono in modo onesto il loro lavoro. E’ compito delle istituzioni contrastare con forza questi fenomeni, mettendo in campo politiche chiare ed efficienti che non lascino spazio a forme ‘di ospitalità irregolare’. Contrastiamo il fenomeno del sommerso, ed utilizziamo le risorse che riusciamo a recuperare per far ripartire gli investimenti per le imprese regolari del turismo».

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