Salvini a Pontida: «Con noi al governo, mano libera alle forze dell’ordine»
MILANO – Si è concluso il raduno leghista di Pontida. Il segretario Matteo Salvini ha terminato il suo intervento ringraziando i predecessori, senza citare direttamente Umberto Bossi. «Ho imparato molto da chi è venuto prima di me – ha detto Salvini -. Se siamo qua oggi è perché la Lega ha radici profonde, e ringrazio chi prima di me ha avuto onere e onore di essere segretario di questo meraviglioso movimento». Ma è il progetto che ha lanciato a far discutere. Dopo aver annunciato che comincia la lunga marcia per cambiare il Paese, ecco l’affondo: «Quando andremo al Governo, daremo mano libera a uomini e donne delle forze dell’ordine per darci pulizia e sicurezza. Cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano, le idee non si processano, queste cose si facevano in Urss».
Secondo Salvini quelli del centrosinistra si comportano come il regime negli anni Venti che imbavagliava gli oppositori: «Chiamo a una reazione di orgoglio, di dignità e giustizia le migliaia di magistrati e giudici che fanno bene il loro lavoro, combattono la mafia e non vogliono fare politica». E dopo essersi definito come il prossimo presidente del consiglio, Salvini è tornato a chiedere all’ex magistrato Carlo Nordio di dare una mano a riformare la giustizia se il centrodestra andrà al Governo.