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Pensioni: le proposte dei sindacati, cauta apertura di Poletti

Poletti

TORINO – Sembra una mezza apertura, quella sulle pensioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Ma è molto difficile – non ci sono risorse, e quel poco pare destinato ai giovani – che il governo nella legge di Bilancio accolga le richieste contenute nel documento presentato da Cgil-Cisl-Uil. «Il documento è arrivato oggi, lo valuteremo in tutti i punti – ha detto Poletti partecipando a Torino a un convegno Cisl – quando avremo valutato anche la dimensione economica degli impatti di queste misure, dopo l’approvazione del Def, avremo occasione di confrontarci».

Il confronto in corso con il governo sulla cosiddetta fase due sulla previdenza, pur avendo fatto registrare alcuni, parziali, elementi di avanzamento, al momento sta evidenziando significative distanze, anche su elementi particolarmente rilevanti. Distanze che il proseguimento del negoziato ci auguriamo possa far superare. E’ quanto scrivono Cgil, Cisl e Uil nel documento unitario presentato alla presidenza del Consiglio dei ministri e al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con le relative proposte sulla previdenza, che vanno dal blocco dell’adeguamento all’aspettativa di vita alle pensioni dei giovani e delle donne. Stop all’innalzamento automatico dell’età di pensionamento previsto dalla legge Fornero; fino a tre anni di anticipo per la pensione delle lavoratrici madri; sostegno alle future pensioni dei giovani; rilancio della previdenza complementare. Sono i punti principali della proposta avanzata al governo da Cgil Cisl e Uil per la fase 2 del confronto sui temi previdenziali.

BLOCCO INNALZAMENTO ETÀ. Si richiede di bloccare l’adeguamento dei requisiti di accesso alla pensione previsto con decorrenza 1° gennaio 2019 e avviare un negoziato per la revisione dell’attuale meccanismo di adeguamento dei requisiti all’aspettativa di vita per quanto concerne la pensione di vecchiaia, la pensione anticipata e i coefficienti di rivalutazione.

ANTICIPO MAMME. Il riconoscimento di un anticipo rispetto all’età legale per l’accesso alla pensione di vecchiaia (sia nel contributivo che nel misto) per tutte le lavoratrici che abbiano avuto o adottato dei figli; tale anticipo sarà di 1 anno per ogni figlio fino ad un massimo di 3 anni.

APE SOCIALE MAMME. La riduzione di un anno per ogni figlio, fino ad un massimo di tre anni, del requisito contributivo per l’accesso all’ape sociale.

GIOVANI. Riduzione dell’importo soglia per l’accesso alle pensioni calcolate con il sistema contributivo: ridurre da 1,5 ad 1 volta l’assegno sociale l’importo soglia richiesto per la pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi; ridurre significativamente l’importo soglia (attualmente pari a 2,8 volte l’assegno sociale) in caso di pensionamento anticipato nel sistema contributivo a 63 anni e 7 mesi con 20 anni di contributi. Pensione contributiva di garanzia che consolidi il pilastro previdenziale pubblico. Valorizzazione dei periodi di formazione e copertura di quelli di non lavoro.

PREVIDENZA COMPLEMENTARE. Interventi per il rafforzamento della previdenza complementare ed il rilancio delle adesioni. Si richiede l’equiparazione del trattamento fiscale dei dipendenti pubblici a quello dei lavoratori privati.
ASSISTENZA-PREVIDENZA. Separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale. In particolare, si chiede una verifica dei criteri di rappresentazione della spesa pensionistica utilizzati per le comparazioni a livello internazionale al fine di escludere quelle voci che non hanno attinenza alcuna con le prestazioni pensionistiche.

PEREQUAZIONE. Ripristino della perequazione dei trattamenti pensionistici. Occorre il ripristino della piena indicizzazione delle pensioni introducendo un nuovo paniere e recuperando quanto perso in questi anni.

LAVORATORI PRECOCI. Ape sociale e pensione anticipata per i lavoratori precoci. In particolare, si chiede l’ampliamento delle categorie di lavoratori che svolgono attività gravose; la riduzione dei requisiti contributivi di accesso all’Ape sociale.

LAVORO USURANTE. Emanazione del decreto di semplificazione delle procedure per il pensionamento in caso di lavoro usurante.

ESODATI. Verifica della consistenza delle risorse residuate per l’opzione donna e l’ottava salvaguardia relativa agli esodati gestendo le problematiche aperte.


Padoin0

Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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