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Scuola, concorsi: Anief chiede assunzione di tutti gli idonei. Come deciso dal Consiglio di Stato

ROMA – Se un docente già abilitato all’insegnamento vince un concorso pubblico per essere assunto e il posto e’ libero, perché deve rimanere escluso? E’ l’interrogativo che si pongono migliaia di candidati, i cosiddetti ‘idonei fantasma’, che hanno partecipato con successo alla selezione dello scorso anno, per poi rimanere incredibilmente al palo, per via di una norma blocca-assunzioni prevista dallo stesso D.M. 93/2016.

E’ quanto riferisce l’Anief evidenziando come in estate il Consiglio di Stato ha sentenziato a favore dei docenti della scuola secondaria in queste condizioni, chiedendo agli Uffici Scolastici Regionali di riformulare delle nuove graduatorie dei concorsi, denominate di ‘merito’, comprendenti gli ‘idonei oltre la soglia del 10%’ rimettendo al Tribunale Amministrativo di primo grado l’onere di una celere e definitiva risoluzione nel merito della questione. A seguire, il Tar non ha esitato a ribadire quanto espresso dal Consiglio di Stato, confermando la fondatezza della tesi di rinnovamento delle graduatorie con al loro interno i docenti idonei, prescindendo da qualsiasi tetto.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, è giunto il momento di sanare la medesima situazione per i docenti del concorso della scuola primaria e infanzia. Il Miur deve rendersi conto che la soglia del 10% non ha motivo di esistere, perché lede il diritto degli idonei esclusi dalla possibilità di essere assunti a tempo indeterminato. E questo prescinde dal grado di istruzione, quindi anche per infanzia e primaria. Bisogna fare in fretta, perché c’e’ anche il rischio che una volta superati i tre anni dalla pubblicazione delle prime graduatorie queste possano decadere, conclude il presidente Anief

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