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Padoan, manovra: il Def prevede un pil all’1,6% per il 2018. Si farà la rottamazione bis delle cartelle

ROMA – Il deficit nominale italiano si attesterà nel 2018 all’1,6%. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al termine del cdm che ha approvato la Nota di aggiornamento al Def. L’aggiustamento strutturale sarà dello 0,3%, grazie ad un dialogo «fruttuoso e franco» con l’Ue. «Il Paese – ha aggiunto – dispone di uno spazio fiscale un pò più ampio». «Nella seconda metà di ottobre» proporremo «al Parlamento una legge di stabilità che certamente non sarà depressiva, non sarà un elemento di freno alla tendenza positiva dell’economia». Lo ha detto il prmeier Paolo Gentiloni dopo il via libera del Cdm al Def.

«Il quadro di finanza pubblica – ha aggiunto Padoan – sarà riempito dalla legge di bilancio, ma è un quadro che permette di dire con chiarezza che le clausole» di salvaguardia su Iva e accise «saranno totalmente eliminate, ci permette di dire che le politiche invariate saranno sostenute e che ci potranno essere margini per alcune priorità selezionate». E ancora: «I dati per il 2015 evidenziano l’abbattimento del debito-pil di qualche decimale, nel 2017 nei dati che ancora non tengono conto dell’Istat noi prevediamo un abbattimento del debito che scende nel 2017 anche tenendo conto delle somme messe a disposizione per il sistema bancario».

La rottamazione-bis delle cartelle è una delle misure che «stiamo valutando in sede di analisi prodromica della legge di bilancio».

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