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Firenze: consulente dei migranti che vogliono rientrare a casa. Lo prevede l’Oim

Migranti 2

FIRENZE – E’ operativo anche in Toscana il consulente per dare informazioni ai migranti sul programma di ritorno nei loro paesi d’origine. Una figura speciale, nominata dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), che è stata presentata nel corso del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione riunitosi nei giorni scorsi in Prefettura di Firenze. Il counsellor esperto si recherà – e questa è la novità dell’iniziativa – nei centri di accoglienza della regione per spiegare agli ospiti e agli operatori in che cosa consiste e come funziona il programma ”Ritorno Volontario Assistito e Reintegrazione” che permette di rientrare in patria, in condizioni di sicurezza e dignità, ai migranti che ne facciano espressa richiesta. Il progetto, finanziato dal fondo europeo Fami- Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, è molto articolato e comprende: organizzazione del viaggio, fornitura dei biglietti, assistenza nel rilascio dei documenti di viaggio e assistenza di personale Oim presso gli aeroporti di partenza e in eventuali paesi di transito, servizio di accompagnamento per migranti vulnerabili con problemi di salute.

E ancora: erogazione di un’indennità di prima sistemazione (per ciascun componente del nucleo familiare) pari a 400 euro in contanti da corrispondere a tutti i beneficiari prima della partenza; contributo alla reintegrazione in beni e servizi erogato nei paesi di origine tramite gli uffici Oim in loco e da assegnare a tutti i beneficiari nella misura di 1600 euro per singoli e capi famiglia, 800 euro per i parenti maggiorenni a carico e 480 per i minorenni a carico (solo se in partenza con il capo famiglia); integrazione del contributo alla reintegrazione nel paese d’origine per i migranti con problemi di salute; supporto all’accesso a strumenti di micro-credito in alcuni paesi d’origine; monitoraggio entro sei mesi dal ritorno in stretta collaborazione con gli uffici Oim nel paese d’origine. Potranno beneficiare dell’iniziativa i cittadini di paesi terzi in Italia, regolari e irregolari, anche richiedenti asilo che non abbiano ancora ricevuto una risposta negativa definitiva alla loro domanda di soggiorno o di protezione internazionale, in difficoltà e vulnerabili, così come quelli con problemi di salute e anziani.

Certo, se in tal modo riuscissimo a liberarci di tutta la masnada che affolla il nostro paese, una volta tanto sarebbero soldi spesi bene, soprattutto a favore del benessere dei migranti che tornerebbero a casa loro.

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