Arezzo: il procuratore Rossi chiede la confisca della casa di Licio Gelli, villa Wanda
AREZZO – Villa Wanda, appartenuta a Licio Gelli, potrebbe diventare bene dello Stato. Il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, ha chiesto la confisca di Villa Wanda, dimora storica del capo della P2 Licio Gelli sulle colline di Arezzo, come misura di prevenzione a carico di persone pericolose anche se defunte. La richiesta è stata presentata in udienza collegiale davanti al presidente Gianni Fruganti e ai giudici a latere Avila e Lombardo. Il tribunale si è riservato la decisione.
La richiesta fu elaborata, subito dopo la morte di Gelli, dall’ex questore di Arezzo Enrico Moja che, seguendo la procedura relativa a persone pericolose o in odor di mafia, aveva chiesto il sequestro e la successiva confisca della villa onde evitarne la dispersione tra gli eredi. La richiesta è stata fatta propria dal procuratore Roberto Rossi che oggi l’ha inoltrata al tribunale di Arezzo. In aula c’erano lo stesso Rossi e un pool di avvocati degli eredi di Licio Gelli. Se il tribunale dovesse accogliere la richiesta del Procuratore, la dimora storica di Gelli diventerebbe un bene dello Stato. Tra gli eredi è in corso l’esecuzione testamentaria dei beni.