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Inchiesta concorsi truccati, ex docente: «Mai fatto scambi»

FIRENZE – E’ durato circa mezz’ora l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Angelo Pezzuti del professor Adriano Di Pietro, uno dei sette docenti agli arresti domiciliari per l’inchiesta sui concorsi truccati. Di Pietro è stato il primo, gli altri saranno sentiti nei prossimi giorni, e ha reso una dichiarazione spontanea – ha detto l’avvocato Giovanni Flora che, insieme a Luigi Stortoni di Bologna, difende l’ex docente della facoltà emiliana – annunciando una successiva memoria sui fatti e in diritto. Il professore ha ribadito di aver sempre agito nell’esclusivo interesse della scienza e di non aver mai fatto scambi. I difensori, presente anche il pm Paolo Barlucchi, hanno chiesto la revoca della misura facendo presente che il professor Di Pietro è ormai in pensione da diversi anni e non partecipa più ad alcuna commissione. Inoltre, anche a causa dell’immagine negativa creata da quanto detto tra ieri e oggi, non è più in grado di agire, ha spiegato Flora. Il giudice si è riservato la decisione.

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