PMI e Città. La sicurezza in 7 punti
E’ sempre più sentita, tra le piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, così come tra i cittadini, l’esigenza di una maggiore sicurezza nella gestione quotidiana delle attività. Per far fronte a questo problema è fondamentale un salto di qualità: il passaggio dal concetto di “sicurezza passiva” a quello di “sicurezza attiva”, che vede il coinvolgimento delle forze positive (come imprenditori e cittadini) che si trovano ad agire nei luoghi delle nostre città.
Per fare questo è necessario rafforzare e qualificare le attività messe in campo; va in questa direzione il progetto sulla sicurezza presentato oggi venerdì 29 settembre da Confesercenti Toscana. Presenti l’Assessore Regionale alla sicurezzaVittorio Bugli, il Presidente del Consiglio Regionale ToscanoEugenio Giani, il Presidente Confesercenti ToscanaNico Gronchi,l’esperto sulla sicurezzaCarlo Corbinelli.
Il progetto propone un nuovo modello per la sicurezza in Toscana e prevede una serie di appuntamenti per trattare il tema a 360°; l’ambizione è superare il concetto di mera difesa del territorio, arrivando a sperimentare formule diverse ed efficaci. L’obiettivo, in sostanza, è racchiudere in un unico progetto strategico i vari aspetti della sicurezza dal punto di vista delle imprese e dei luoghi in cui operano.
Questi i progetti individuati:
- Cybersicurezza
- Cultura della sicurezza
- Criminalità ed impresa
- Mercati Sicuri
- Rigenerazione urbana
- Servizio Unibox – Unipol
- Sicurezza nella terza età
Ogni tema è stato abbinato ad un luogo simbolo della nostra Regione, in cui verrà sviluppato e portato avanti, per esempio: Livorno dove si sta lavorando alla rigenerazione e riqualificazione del quartiere Garibaldi; oppure Montecatini in cui realizzeremo un progetto pilota per la sicurezza nel mercato settimanale. I luoghi e le persone diventano i capisaldi da cui partire per condividere nuovi approcci al tema della sicurezza.
“Come Confesercenti abbiamo deciso di proporre un nuovo modello che si pone l’obiettivo di arrivare ad avere città più sicure e riqualificate attraverso il ruolo attivo degli imprenditori. – ha affermato Nico Gronchi, Presidente Confesercenti Toscana – Negli ultimi anni abbiamo vissuto un profondo cambiamento sociale e dei fenomeni criminali; oggi tutti noi dobbiamo confrontarci con i rischi e le conseguenze del terrorismo internazionale, dei fenomeni migratori o dei nuovi reati sul web e gli imprenditori devono essere in grado di confrontarsi con tutto questo. Ed è proprio attraverso questo progetto, e con il supporto di esperti in materia, che vogliamo fornire alle imprese gli strumenti necessari per far fronte a questa necessità”.
“Il ruolo dei controlli, della prevenzione e del contrasto all’illegalità da parte delle forze di Polizia rimane un punto imprescindibile; – continua Nico Gronchi – Confesercenti ha scelto di fare la propria parte in maniera attiva e decisa di diffondere cultura e conoscenza sui temi della sicurezza, di riqualificare piazze, strade e mercati, di intervenire su StartUp, Università o operatori del Turismo per realizzare un progetto che nei prossimi mesi ci permetta di realizzare in Toscana un modello davvero innovativo sul delicato tema della Sicurezza.”
Nel progetto verrà approfondito il tema della sicurezza applicato al Turismo, che risulta la forza trainante dell’economia della Toscana; le presenze turistiche nell’estate 2017 hanno registrato un notevole incremento, è necessario riuscire a governare le conseguenze di questa tendenza e dei cambiamenti dei fenomeni criminali. Ed è proprio in virtù di questo, che all’interno del progetto sulla sicurezza è prevista una collaborazione con gli studenti dei corsi di laurea inerenti al turismo: verrà premiato con una borsa di studio il lavoro accademico più meritevole.
“Siamo sulla stessa lunghezza d’onda di Confesercenti. – commenta l’assessore alla sicurezza della Toscana Vittorio Bugli, a cui il presidente Rossi ha affidato una delega che fino al 2015 non esisteva – Il nostro obiettivo è combattere le diverse forme di microcriminalità, ma anche contrastare le fragilità sociale. Abbiamo così cercato di accelerare sulla videosorveglianza: con il bando dello scorso dicembre e quello in corso abbiamo stanziato contributi per i Comuni pari a quasi due milioni e 400 mila euro”. “Ma sappiamo anche – aggiunge Bugli – che certi reati possano compiersi più facilmente in aree poco frequentate. Non basta solo la sorveglianza. Così abbiamo investito su cinque progetti speciali e pilota quasi seicentomila euro: contro il degrado e per la rivitalizzazione di quartieri e aree urbane”.
“Il tema della sicurezza è oggi sentito come il più pressante nella società. Questo progetto prosegue nella giusta strada imboccata dalla Regione che ha stanziato ingenti risorse, come Consiglio abbiamo, nel nostro piccolo, dato un contributo. Questo è un bell’esempio di integrazione tra istituzioni in un progetto come questo molto importante. – ha affermato Eugenio Giani, Presidente Consiglio Regionale Toscano – D’altronde, io stesso quando viaggio tra i Comuni della Toscana, sento in forme diverse, come la sicurezza sia in assoluto tra i temi più sentiti e mi sento di esortare sempre un maggiore impegno sia sul piano della formazione sia dell’autodifesa.”