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Bruxelles: Web Tax, la Ue si prepara a introdurre nuove regole

BRUXELLES – La Ue si prepara al varo di nuove regole sulla web tax, la nuova tranche di misure fiscali per le società che operano nel mercato digitale. Dopo che dall’Ecofin informale di Tallin è emerso che la UE propende per politica fiscale comune, la Commissione UE proporrà nuove regole il prossimo anno per assicurare che il settore online sia sottoposto al giusto regime fiscale. Lo ha detto il Presidente UE Jean-Claude Juncker. Siamo dell’opinione che per il settore digitale, le tasse debbano essere pagate dove sono dovute, sia online che offline, ha spiegato Juncker durante una conferenza stampa al termine di una riunione dei leader UE in Estonia. La Commissione proporrà l’anno prossimo nuove regole su una tassazione equa ed efficace che fornisca la certezza del diritto e parità di condizioni per tutti. Una posizione quella di Juncker che ricalca quella del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che sul tema caldo della web tax ha dichiarato: c’è una proposta della Commissione UE su cui dobbiamo andare avanti e se necessario anche nel senso delle cooperazioni rafforzate tra i Paesi UE interessati ad applicarla.

La questione era all’ordine del giorno anche al vertice di Tallin. «I singoli paesi non solo possono ma devono lavorare in coordinamento tra loro anche in senso delle cooperazioni rafforzate». Non c’è accordo sulla webtax, tra i Ventotto e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni lo ammette al suo arrivo al vertice Ue sul digitale di Tallinn spiegando che Francia, Germania, Italia e Spagna procederanno comunque. Questo, spiega Gentiloni «è un po’ il senso del documento» che i quattro paesi hanno concordato a fine agosto a Parigi e che hanno oggi riproposto qui a Tallinn al vertice sul digitale.

«Noi non possiamo accettare l’idea – ha aggiunto il premier italiano – che il diritto di stabilimento delle imprese per quanto riguarda i giganti del web e le piattaforme sia concepito come nell’era delle imprese” tradizionali “in cui lo stabilimento significava che pagavi le tasse nel posto deve avevi la tua fabbrica», ha affermato Gentiloni, parlando ai giornalisti davanti alla ciminiera dell’ex centrale elettrica di Tallinn ora trasformata in un hub creativo, il “Kultuurikatell”.

«Oggi ci sono alcune di queste grandi piattaforme che ci semplificano la vita e a cui non vogliamo rinunciare per niente al mondo, e che hanno volumi d’affari strepitosi nei nostri Paesi», dove però «magari hanno poche unità di dipendenti e certamente non hanno ciminiere con cui presentarsi», ha continuato il premier. Per questo, ha concluso, sulla webtax «c’è una proposta della Commissione Ue su cui dobbiamo andare avanti e se necessario anche nel senso delle cooperazioni rafforzate» tra i Paesi Ue interessati ad applicarla.

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