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Pensioni: via gli automatismi della Fornero. Camusso, Barbagallo e Furlan contestano Boeri

TORINO – Botta e risposta fra Boeri e i tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil in merito all’automatismo delle pensioni. Mentre il bocconiano presidente dell’Inps difende a spada tratta gli automatismi per l’adeguamento dell’età pensionabile previsti dalla legge Fornero, i sindacalisti si oppongono e annunciano iniziative unitarie nel caso in cui il governo dovesse decidere diversamente, raccogliendo l’allarme di Boeri. E invitano quest’ultimo ad occuparsi dei problemi dell’Istituto, che si aggravano sempre di più, piuttosto che svolgere un ruolo politico, che non gli compete e parlare prevalentemente di massimi sistemi.

«Siamo dell’opinione che il presidente dell’Inps dovrebbe occuparsi dei problemi dell’Inps e non di dettare le regole del sistema – sottolinea la leader della Cgil, Susanna Camusso a margine dell’incontro dei sindacati del G7 in corso alla Reggia du Venaria nell’ambito del summit sul Lavoro – per noi il tema prioritario è dare risposte sia alle pensioni per giovani sia non continuare una rincorsa sulle aspettative di vita e quindi costruire forme di flessibilità. Se non ci saranno risposte in questa direzione decideremo cosa fare».

A Camusso fanno eco gli altri due colleghi. La posizione infatti è condivisa dal leader della Uil, Carmelo Barbagallo che ricorda: «Abbiamo già detto che non staremo fermi, che faremo delle iniziative unitarie per convincere non Boeri, ma il Governo, che quella è una misura che andava bene prima della Fornero, ma che oggi aggrava la situazione. Oltre tutto – osserva – l’aspettativa di vita è diminuita e quella norma non prevede adeguamenti in discesa».

«Non dobbiamo stare fermi – ribadisce anche la leader della Cisl, Annamaria Furlan – credo che non vada cancellata ma rivisitata la norma sull’aspettativa di vita. Lavorare 40-42 anni in un altoforno, non sempre garantisce una garanzia vita fino a 85 anni. Dobbiamo, qui di, ripartire da un’analisi completa di qual è l’aspettativa di vita per ogni lavoratore e rispetto a ogni mestiere».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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