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Pisa: muore mentre fa la Tac, inchiesta della procura

Pisa, l’ospedale di Cisanello

PISA – Un uomo di 62 anni è morto martedì scorso all’ospedale di Pisa dopo essersi sottoposto a una Tac, che prevede impiego di liquido di contrasto, per un esame di routine programmato da tempo. Le cause del decesso non sono state chiarite da un riscontro diagnostico disposto subito dopo la morte dall’azienda ospedaliero universitaria di Pisa e ora, sull’episodio, indaga la procura dopo che la famiglia ha presentato un esposto. Sarà ora la procura a stabilire se nella morte del paziente, abitante nel Pisano, vi siano state colpe mediche. L’autopsia sul corpo della vittima sarà effettuata nei prossimi giorni.
Intanto chiede di fare chiarezza il deputato pisano del Pd, Federico Gelli: «E’ inaccettabile morire durante un esame di routine a cui peraltro il paziente, che ci risulta non avesse controindicazioni al mezzo di contrasto, si era già sottoposto più volte in passato. Questo nonostante il tempestivo intervento dei medici e del personale, che hanno dimostrato professionalità provando fino all’ultimo a salvargli la vita. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari e confido nel risultato delle indagini interne attualmente in corso per fare luce su quanto accaduto».

La sanità toscana, tanto magnificata dal governatore Rossi, ha mostrato di recente molti segni di scricchiolio fra epidemie, scandali, inchieste. E non si dica che la colpa è dei tagli del governo, si tratta anche, in molti casi di difetti d’organizzazione.

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