Skip to main content

Roma: un lavoratore deve avere il permesso retribuito per portare il cane dal veterinario

ROMA – I cavilli giuridici dei nostri legulei vanno al di là di ogni possibile immaginazione, così come le interpretazioni creative della legge da parte di magistrati dalla fervida fantasia. Ecco un caso esemplare. Una dipendente pubblica è riuscita a ottenere due giorni di permesso retribuito per poter assistere il suo cane che avrebbe dovuto subire un intervento urgente.

Il caso, che potrebbe diventare esemplare, è quello di una 53enne dipendente pubblica, single, che aveva chiesto al datore di lavoro il riconoscimento del permesso retribuito di due giorni di assenza per curare il cane, che aveva bisogno di un intervento veterinario urgente. Ma il permesso le era stato negato. Così la donna si è rivolta alla Lega antivivisezione, che ha supportato la sua richiesta, ed è riuscita così ad ottenere il permesso di 48 ore senza perdere per questo una parte del salario.

Pare che in Italia assistere un animale domestico che deve essere operato costituisca un grave motivo famigliare e personale, e giustifichi un permesso retribuito dal lavoro. La non cura di un animale di proprietà integra, secondo la Giurisprudenza, il reato di maltrattamento degli animali previsto dal Codice penale. Inoltre vige il reato di abbandono di animale, come previsto dalla prima parte dell’articolo 727 del Codice penale. E’ evidente quindi che non poter prestare, far prestare da un medico veterinario cure o accertamenti indifferibili all’animale, come in questo caso, rappresenta un grave motivo personale e di famiglia, visto che la signora vive da sola e non aveva alternative per il trasporto e la necessaria assistenza al cane.

Un precedente che potrebbe aprire le porte a una serie di richieste simili e a possibilità infinite di assenze dal lavoro, a spese della collettività. Ora – sottolinea infatti Gianluca Felicetti, presidente della Lav – chi si troverà nella stessa situazione potrà, con le dovute certificazioni medico-veterinarie, citare questo importante precedente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741