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Ape sociale: respinte dall’Inps il 65% delle domande. Sindacati contro Boeri

Tito Boeri Inps

ROMA – L’Inps ha respinto nel complesso 44.306 domande di ape sociale e anticipo pensionistico nel caso di lavoro precoce a fronte di oltre 66.000 domande presentate. Lo ha detto il direttore generale dell’Inps, Gabriella di Michele in una audizione alla Camera. In particolare sono state
rigettate 25.895 domande di ape sociale (accolte 13.601) pari al 64,89% (il resto in istruttoria). Per il lavoro precoce sono state respinte 18.411 domande su 26.251 presentate (70,13% la percentuale dei rifiuti). Di Michele ha spiegato che il dato finanziario sulle domande accolte e respinte sarà dato in
conferenza dei servizi il 25 ottobre.

I dati riferiti all’esito delle domande per l’accesso all’Ape sociale e all’anticipo pensionistico per i precoci sono di una gravità estrema. L’Inps e il Governo devono immediatamente porre rimedio ad una situazione incredibile nella quale lo spirito e la lettera delle norme vengono ignorati, impedendo così a decine di migliaia di persone di accedere alle prestazioni cui hanno diritto. Così il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli commenta quanto emerso dall”audizione alla Camera del direttore generale dell’Inps Gabriella Di Michele. «Nei giorni scorsi – ricorda Ghiselli – abbiamo chiesto unitariamente un incontro urgente al presidente dell’Istituto e al Ministero del Lavoro per un chiarimento e per accelerare il superamento di tale situazione. Ci auguriamo di avere un
immediato riscontro. Inoltre – aggiunge in conclusione il dirigente sindacale – sarà necessario, per il prossimo anno, apportare delle modifiche sostanziali a questi strumenti per permettere a molti più lavoratori di poterne usufruire, in una condizione di maggior certezza procedurale e normativa».

È impossibile che il 65% delle domande dell’ape sociale e il 70% delle domande di pensione per i lavoratori precoci, che l’Inps ha respinto, siano prive dei requisiti sostanziali. Ancora una volta insopportabili rigidità, restrizioni e complicazioni procedurali stanno mettendo a repentaglio un diritto faticosamente conquistato con l’ultima legge di bilancio. E’ Domenico Proietti, segretario confederale Uil, a commentare i dati sulle domande per l’accesso all’Ape social vistate dall’Inps.
Bisogna rendere esigibile a tutti i lavoratori previsti dalla normativa il diritto di accedere all’Ape sociale ed alla pensione anticipata per i precoci. Il Ministero del Lavoro e l’Inps semplifichino tutto quello che c’è da semplificare per dare risposte certe ai lavoratori, conclude.

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