Fiorentina sul velluto a Benevento: 0-3. Gol di Benassi, Babacar e Thereau (rigore). Pagelle
BENEVENTO – Ha debuttato anche il giovane Lo Faso, senza acuti: però il suo primo vagito in viola lo ha potuto fare perchè il risultato era già al sicuro. Questo dimostra che la Fiorentina non ha trovato ostacoli veri a Benevento. Lo zero a tre ci sta tutto. E probabilmente ci sarebbe stato un risultato anche più largo, ma diciamo che così va bene. Con il Benevento avviato a battere tutti i record negativi: a quota zero in classifica dopo nove giornate. Ma in questo calcio così costoso il cammino è difficile per una provinciale neo promossa che non può spendere. Le paure della vigilia, che ritengo non fossero comunque infondate, sono svanite dopo il primo gol, segnato da Benassi al 18′, in seguito a una prodezza di Simeone. Che merita un 6,5 in pagella, nonostante sia dovuto uscire, in avvio di ripresa, per un problema all’inguine. Dentro Babacar. Che, appena in campo, ha fatto gol. Con qualche attimo di suspence perchè l’arbitro Gavillucci ha chiesto l’aiuto del Var. Sospetto fuorigioco. Poi fugato dalla moviola arbitrale. Che è intervenuta anche dopo, sul rigore concesso per un aggancio del portiere Brignoli su Babacar. Altra pausa e penalty accordato. Lo avrebbe voluto tirare Babacar, ma l’indicazione stata per Thereau, freddo e preciso nella realizzazione. Problemi? Quasi nessuno, a parte un palo del Benevento sullo zero a uno e certe indecisioni viola, poi comunque diventati peccati del tutto veniali. Era troppo il divario tecnico, balzato anche agli occhi dei tifosi beneventani, i quali si aspettavano una prestazione cuore e foga come quella contro l’Inter. Che vinse qui dopo aver sudato sette camicie. La Fiorentina,invece, ha poco più che passeggiato. Ma va lodata per quel che ha fatto. Mi è sembrata il malato in via di guarigione. Atteso però da altri due esami importanti: mercoledì con il Torino, al Franchi, e domenica a Crotone. Poi, il 5 novembre, test difficilissimo contro la Roma, sempre in casa. Ma andiamo per gradi. E gustiamoci, per ora, il risultato e i 6 punti in du partite. Non accadeva da settembre, dopo le vittorie consecutive di Verona con l’Hellas e con il Bologna in casa. Però non basta. Non fermiamoci qui.
BENASSI – Quasi mille i tifosi viola al seguito della Fiorentina. Che scende in campo con la maglia azzurra, in omaggio al calcio storico, al quartiere di Santa Croce. Sì, alla squadra serve anche coraggio, a Benevento. E magari la grinta dei vecchi calcianti azzurri guidati da Gabriele Ceccherelli, il mitico Zena. Formazione largamente prevista: con Benassi arretrato all’altezza dei mediani. Il Benevento ci prova subito: cross dalla destra di Ciciretti, il più quotato dei campani, ma Sportiello esce e blocca senza problemi. Rischia, il Benevento, al 12′ per un passaggio arretrato di Letizia a Brignoli, colto fuori porta. Recupero con il fiatone. La Fiorentina cerca di contenere le sfuriate dei padroni di casa, quasi sempre fermati al limite dell’area. Ci provano, in ripartenza, i viola, ma Simeone risulta sempre isolato, lassù, nell’avamposto degli uomini perduti. Cioè circondato da un nugolo di difensori. Al 15′ punizione di Biraghi, dalla destra fuori area, pallone sul palo con battutoBrignoli Poi la difesa allontana. Però la Fiorentina cresce e impone la sua tecnica superiore. E al 18′ arriva in vantaggio. Simeone, a centro area, si destreggia bene, riesce a voltarsi e a mettere la palla di precisione sul piede di Benassi che, di piatto, la infila nell’angolo basso alla destra di Brignoli che la tocca senza deviarla. Zero a uno. Evvai viola.
PALO – Il Benevento, lo dicono anche i suoi tifosi, non è la squadra che ha fatto soffrire l’Inter. Sbaglia molto, a ripetizione. La difesa, soprattutto, si rivela piuttosto fragile. Ma la Fiorentina deve capitalizzare gli errori avversari. E’ necessario insistere e concretizzare, senza perdere la concentrazione. Basterebbe un attimo di distrazione per complicarsi la vita. Ciciretti cerca di organizzare i suoi e di lanciare Iemmello, ragazzo ex viola. Ma a tre quarti la Fiorentina chiude tutto. E riparte. Al 33′ Simeone non è sufficientemente cinico per battere Brignoli. E poco dopo nemmeno Chiesa. Ed eccoci all’acqua: rovesciamento di fronte, rapidissimo, Letizia per Cataldi (35′) e tiro violento che si stampa sul palo alla sinistra di Sportiello. L’avevo detto: basta abbassare la guardia un attimo per rischiare anche in una partita che, onestamente, potrebbe scivolar via senza palpitazioni. Astori (42′) deve recuperare su Iemmello lanciato in contropiede. Baravo il centrale della Fiorentina ma piuttosto goffo l’attaccante del Benevento. Così come non succede niente, qualche istante più tardi, su punizione diretta di Viola. Finisce il primo tempo. E, se devo essere sincero, non sono per niente soddisfatto. Contro un avversario che sbaglia così tanto, la Fiorentina avrebbe dovuto già chiudere la partita. E’ troppo il divario visto in campo per non averne approfittato nel modo dovuto.
BABACAR – In avvio di ripresa, Pioli toglie Simeone. Problema all’inguine, a quanto pare. Allora dentro Babacar. Che appena entrato in campo segna. Zampata a botta sicura. Suspence. L’arbitro Gavillucci sospetta un fuorigioco. E chiede l’aiuto del Var. Che, dopo lunghi attimi, conferma: gol buono. Posizione regolare. Zero a due. E potrebbe arrivare anche il terzo gol, poco dopo, se Badelj, ben servito da Chiesa, non padellasse clamorosamente da centro area, mandando il pallone altissimo. Il buon Baroni, allenatore del Benevento, sostituisce l’inconcludente Iemmello con Armenteros. La Fiorentina dà l’impressione di rilassarsi un po’. Male. Basterebbe subire un gol per ricominciare a camminare sulle braci. Il batticuore con l’Udinese non è bastato?
THEREAU – Ma forse sono più apprensivo io della squadra. Infatti il Benevento non è in grado di reagire. E al 18′ rigore per la Fiorentina. Brignoli, in uscita, tocca il piede di Babacar. Gavillucci richiese il Var. Rigore confermato. Chi tira? Babacar si fa avanti, ma l’indicazione è per Thereau. Che con il destro infila un pallone preciso, e imprendibile, sotto la traversa. Zero a tre. Fantasmi spariti. Fiorentina sul velluto. Pioli, più tranquillo, fa addirittura debuttare Lo Faso. Esce Chiesa. Ora basta far girare il pallone. E risparmiare qualche energia in vista della partita di mercoledì, in casa, contro il Torino. Vincendo, i viola, potrebbero dare una svolta al campionato, ma aspettiamo a fare certe considerazioni. La classifica migliora, però non è il momento di sbilanciarsi. Intanto ci potrebbe scappare anche il quarto gol ma Babacar, in fuga da solo, si lascia fermare. Il finale è senza sussulti. Ok: sei punti in due partite (Udinese e Benevento). E ora speriamo davvero che possano aprirsi nuovi orizzonti.
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