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Salute: ictus cerebrale colpisce ogni anno 17 milioni di persone

MILANO – Ogni anno nel mondo oltre 17 milioni di persone vengono colpite da ictus cerebrale. In Italia sono 600mila le persone che vengono colpite da malattie causate da trombosi o da embolia: di queste 200mila rimangono con gravissime disabilità, altrettante perdono la vita, e altrettante sopravvivono con il terrore che succeda di nuovo. A lanciare l’allarme è l’Associazione per la Lotta alla Trombosi (Alt), in occasione della Giornata Mondiale contro l’Ictus prevista per il 29 ottobre.
I dati – spiega l’associazione – confermano che l’ictus cerebrale nel solo 2016 ha ucciso o reso invalida una enorme quantità di persone, uomini, donne e persino bambini, rubando 116 milioni di anni di vita. E continua ad essere la seconda causa più probabile di morte nel mondo intero.
L’ictus si può curare, ma solo a patto di riconoscerlo in tempo: da qui l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, a cui la giornata mondiale vuole sensibilizzare. I
fattori di rischio principali sono la pressione troppo alta, la fibrillazione atriale, l”aterosclerosi, ma anche il fumo di sigaretta, un diabete non curato efficacemente, il sovrappeso e l’eccesso di colesterolo.
Investire in prevenzione oggi non è più solo intelligente, è obbligatorio – ha sottolineato l’Alt – perché nessun governo avrà le risorse sufficienti per assistere tutti coloro che verranno colpiti da ictus o da un altro evento da trombosi nei prossimi anni. Dipende molto da noi: dobbiamo sapere quali sono le cause, modificare i fattori di rischio modificabili, imparare
a riconoscere problemi nel battito del cuore in noi stessi o in chi ci sta accanto: insomma, dobbiamo riconoscere i sintomi sospetti e agire immediatamente, chiedendo aiuto al soccorso medico.

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