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La Fiorentina resiste un tempo alla Roma, poi cede: 2-4. Non bastano Veretout e Simeone. Pagelle

Veretout Esulta Dopo Gol Alla Roma
L’esultanza di Veretout, dopo il primo gol della Fiorentina

FIRENZE – Troppa la differenza tecnica. E la potenza di gioco. La Fiorentina fa soffrire la Roma nel primo tempo, riagguantandola due volte. Ma nell’arco della partita, l’organizzazione giallorossa a metà campo e la forza d’urto dell’attacco di Di Francesco hanno ragione di una squadra viola troppo fragile in difesa e con scarsa tenuta a metà campo. Dove Veretout spicca per potenza e inventiva (oltre che per la precisione nel riuscire a segnare il gol del momentaneo pareggio, a inizio partita), mentre Badelj si rivela deleterio nel perdere un pallone dopo l’altro. Dunque ha saputo rispondere, la Fiorentina, ai primi due gol di Gerson: prima con Veretout (azione capolavoro di Gil Dias) eppoi con Simeone (bellissimo lancio di Biraghi). Un pizzico di sfortuna? Sì, Chiesa spara in porta e Alissin devia sul palo. Ma nella ripresa è arrivato il cedimento. E i gol di Manolas (difesa dormiente) e d Perotti. No, alla fine non c’è stata storia. E questo nonostante l’impegno e la forza di volontà messe in campo da una Fiorentina non doma, almeno fino a metà della ripresa. Applausi comunque alla squadra, da parte della curva Fiesole: invece sempre critica e arrabbiata con la proprietà, ossia i Della Valle. E con il loro uomo in società: cori contro Cognigni e sciopero per i primi 5 minuti di partita. In sostanza, devo parlare di una Fiorentina modesta, ancora sgangherata, con difetti evidentissimi nella fase di costruzione del gioco, quindi a metà campo, e in retroguaria. Dove Sportiello, in fondo, evita un risultato ancora più umiliante. La sosta del campionato per il doppio confronto dei play off Mondiali 2018 Italia-Svezia, è provvidenziale. Pioli dovrà lavorare sodo per riuscire a ottenere risultati almeno contro le formazioni di media fascia. Fin qui le sconfitte sono state troppe. E non mi riferisco solo alla Roma che francamente mi sembra attrezzata anche per vincere lo scudetto.

Gerson Dopo Gol
Gerson, autore dei primi due gol della Roma

SCIOPERO – Le scelte di Pioli arrivano all’ultimo momento: Thereau non è in condizioni e non viene convocato. Gioca Gil Dias. Il ruolo di terzino viene affidato a Bruno Gaspar: oddio, speriamo non si perda l’avversario. Piccola consolazione preliminare: Di Francesco non schiera Perotti, ma Gerson che, almeno teoricamente, dovrebbe essere meno offensivo. Mah! L’alternativa sarebbe stata Pzzella a destra, con Vitor Hugo (o il giovanissimo Milenkovic), centrale al fianco di Astori. Quasi tremila i tifosi romanisti. La curva Fiesole sciopera per 5 minuti: protesta contro la multa inflitta a chi aveva esposto lo striscione contro il dirigente plenipotenziario Mario Cognigni. Al fischio d’inizio di Di Bello pioviscola. Le nuvolone scure dell’acquazzone della mattina si sono allontanate. La difesa della Fiorentina mostra subito timori: Astori e Sportiello, pressati da Dzeko, non trovano di meglio che buttarla in fallo laterale.

Chiesa Con Roma
Chiesa: ha costretto Alisson a una deviazione sul palo, ma non è stato all’altezza delle sue capacità

VERETOUT – Ma al 5′ minuto, alla Roma basta spingere appena per passare in vantaggio. Perde il pallone Badelj. Recupera Nainggolan che va via a sinistra, serve El Shaarawy, ignorato da Gaspar (e ti pareva!) che serva Gerson, bravo a infilare Sportiello con un diagonale. Ahi, ahi Pioli. Ma la Fiorentina reagisce alla grande. Passano 4′ e i viola pareggiano. Gil Dias va via in dribbling sulla destra, alla grande, e fa arrivare un pallone teso a sinistro, dove arriva Veretout che non sbaglia: è uno a uno. Straordinario Gil Dias. Una volta c’era chi si entusiasmava per Tello che sapeva saltare l’uomo. Gil è bravo dieci volte di più. Il Franchi si esalta. La curva Fiesole ha finito il suo sciopero. Incita la squadra e intona cori velenosi contro Cognigni.

Totti E Antognoni
Francesco Totti e Giancarlo Antognoni, due leggende del calcio italiano in tribuna al Franchi

RADDOPPIO – La Roma accusa il colpo, come il pugile strafavorito che non si aspetta il colpo d’incontro dell’avversario. Troppo sicuri di se stessi, i giallorossi. Intanto un nuovo acquazzone violento su Firenze e sui tifosi del Franchi. Riparte la Roma: al 19′ Sportiello è bravissimo a deviare una conclusione temibile e ravvicinata di Dzeko. Occhio difensori viola, così è rischioso. Briviso (26′) per una punizione di Kolarov da 30 metri che vola alta di poco. Ancora bravo Sportiello (28′) su conclusione di Pellegrini dal limite dell’area. La Fiorentina giochicchia e pasticcia. Come Simeone (29′) che parte in contropiede e si fa riprendere prima di arrivare all’area. La Roma riparte e segna: ancora con Gersone ottimamente servito da Gonalons. La colpa? Di Biraghi che si perde Gerson, ma anche di Benassi che poteva fermarlo prima, magari rischiando l’ammonizione.

SIMEONE – Fortunatamente la Fiorentina non si arrende. Chiesa arriva al tiro due volte (32′ e 37′) ma le conclusioni sono alte. Però i viola non demordono. E pareggiano di nuovo. Lancio di precisione di Biraghi, bellissimo, da sinistra: che trova Simeone ottimamente appostato al centro dell’area romanista. Colpo di testa che va all’angolo alto alla destra di Sportiello. Gol magnifico! E pensare che qualche istante prima c’era chi, in tribuna stampa, diceva che Pioli avrebbe fatto bene a sostituirlo. Non basta. Fiorentina vicinissima al vantaggio al 42: Chiesa scaraventa un altro gran tiro verso Alisson che devia con il braccio destro, mandando il pallone sul palo.

MANOLAS – Che dire? Molto buona la reazione della Fiorentina, dopo due svarioni difensivi assai evidenti. Ma anche la difesa della Roma, francamente, ci ha messo del suo. Del resto si sapeva, Manolas e Fazio e sono forse i due punti più deboli della squadra di Di Francesco, nonostante non avessero subìto gol nelle ultime quattro partite,compresa quella di Champions con il Chelsea. Piuttosto fragile, invece, il centrocampo viola. Bene Veretout, gol a parte. Mentre Badelj è apparso decisamente fuori fase: soprattutto per i troppi palloni persi in fase d’impostazione. Chiesa? Nella prima mezz’ora non ha praticamente toccato palla, poi si è fatto vedere con quei tiri che, onestamente, avrebbero meritato miglior sorte. In avvio di ripresa, Badelj sbaglia ancora. E Astori regala il pallone a Dzeko, poi riesce a toccarlo a pelo, in extremis, evitando il peggio. Poco dopo Pezzella rimedia in scivolata, con bello stile, fermando Dzeko e deviando in angolo. Ma sull’angolo nessuno (ma perchè?) controlla Manolas, che la mette dentro di testa. Due a tre. Che imperdonabile leggerezza!

PEROTTI – Nei due spicchi di formaggino della curva Ferrovia, i tifosi romanisti saltano di gioia. Dal loro punto di vista non hanno torto: la Roma, sorretta da uno spessore tecnico nettamente superiore, cresce e domina a metà campo. Anche se continua a commettere qualche svarione difensivo: come quello che, al 7′, permette a Chiesa di arrivare su un pallone volante in area. Però il suo controllo non è buono e l’occasione si perde. Così come svanisce quella successiva, con Gil Dias, che la spedisce alta da ottima posizione. Però, nonostante tutto, la Fiorentina spinge. E potrebbe far male se Badelj (sembra Astori a Crotone…) non perdesse un pallone dietro l’altro. Di Francesco toglie El Shaarawy (opaco) e inserisce Perotti. Poi anche Pellegrini per Strootman. Si sforza la Fiorentina nel pressing, ma fatica molto. Appare più provata, nonostante sia la Roma ad aver giocato in Champions e non viceversa. Pioli prova a dare più vitalità: sostituisce Chiesa con Babacar e Badel con Sanchez. Che quasi subito sbaglia subito un facile appoggio per Simeone. Ultimo cambio viola: fuori Gil Dias per Eysseric. La prova del portoghese? Ottimo lo spunto sul primo gol viola. Poi ha palesato i soliti difetti: troppi tocchetti e imprecisione nelle conclusioni. Subentrato a Gerdon, Defrel (39′) si mangia una grande occasione. Invece non sbaglia Perotti: che segna il quarto gol romanista e chiude la partita. Sportiello evita l’umiliante 2-5 con un paio di parate da gran portiere. Che gli valgono almeno un’ampia sufficienza nella mia pagella. Che potrebbe essere anche più severa con questa Fiorentina.

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Bennucci

Sandro Bennucci

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