Arabia Saudita: arrestato per corruzione anche il fratello di Bin Laden (imprenditore del marmo di Carrara)
ROMA – La notizia è stata diffusa da al Jazeera: nella lista di principi ed ex ministri e alti funzionari sauditi arrestati nei giorni scorsi in Arabia Saudita, con l’accusa di corruzione, figura anche Bakr bin Laden, 69 anni, fratello del defunto leader di al Qaida Osama bin Laden. Al Jazeera aggiunge che Bakr bin Laden è il maggior azionista della società di costruzioni Saudi Binladin Group (Sbg), basata a Gedda. Poi si spiega che tra i vari progetti nazionali ed internazionali, in cui è stata impegnata la Sbg, figura l’ampliamento della Grande Moschea della Mecca e la costruzione dell’aeroporto internazionale King Abdul Aziz di Gedda, così come gli aeroporti del Cairo, Aden, Doha e Damasco.
Non basta: fra i beni riconducibili a Saudi Binladen Group, c’è anche la concessione per un terzo dei bacini marmiferi di Carrara. L’ingresso della famiglia bin Laden tra gli imprenditori del marmo di Carrara risale al 2014: in quell’anno la Cpc Marble e Granite Ltd, società, con sede a Cipro, facente parte del gruppo Sbg, acquisì la Ertom, azienda che detiene il 50% della Marmi Carrara: a quest’ultima fa capo la concessione di circa un terzo delle cave di marmo bianco delle Apuane. All’epoca si parlò di un’operazione da 45 milioni di euro.