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Genova: 29enne marocchino indagato per associazione con finalità di terrorismo

GENOVA – Nabil Benhamir, ventinovenne marocchino, finito in manette in agosto per maltrattamenti e sequestro di persona in danno della moglie, è stato adesso iscritto nel registro degli indagati con provvedimento della procura di Genova con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo. Passando al setaccio il suo cellulare, gli investigatori hanno trovato video di decapitazioni di prigionieri e filmati pro Isis, e inoltre dagli accertamenti sono emerse connessioni con gruppi fondamentalisti.

L’iscrizione nel registro degli indagati per l’articolo 270 bis è scattata nelle scorse settimane, dopo che gli inquirenti hanno analizzato il telefono dello straniero. Secondo gli agenti della Digos genovese Benhamir sarebbe un fiancheggiatore dell’Isis. Ora, l’inchiesta punta a ricostruire i contatti dell’uomo, che era già stato segnalato dalla polizia francese, tedesca e olandese come persona da tenere sotto controllo perché fermata più volte in compagnia di fondamentalisti.

Erano stati proprio i viaggi senza apparente motivo in Nord Europa, ma anche in Francia e nei paesi scandinavi a insospettire gli investigatori. La stessa moglie di Benhamir ha raccontato che l’uomo si stava radicalizzando e che la picchiava se non rispettava alla lettera i precetti islamici. Domani verrà discusso il processo con rito abbreviato per la vicenda riguardante il sequestro di persona e i maltrattamenti in danno della consorte.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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