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Firenze: gioco d’azzardo abusivo e truffa. Sette arresti nell’operazione «doppio jack». Tasto rosso: vincite stop

FIRENZE – La guardia di finanza di Firenze ha sgominato un’organizzazione dedita al gioco d’azzardo on line. L’operazione è stata denominata «doppio jack». Sette le persone arrestate per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo del gioco d”azzardo e alla truffa. Sequestrati beni per 8,5 milioni di euro. Oltre 100 i finanzieri del comando provinciale di Firenze impegnati fin dall’alba per dare esecuzione ad un”ordinanza di misure cautelari personali ai domiciliari disposta dal gip Angelo Pezzuti su richiesta della procura della Repubblica. I sequestri riguardano 14 sale da gioco più altri beni immobili e mobili per un valore complessivo di oltre 8,5 milioni di euro. Eseguite 30 perquisizioni nelle province di Firenze, Roma, Venezia, Prato e Pistoia.

AGGIORNAMENTO DELLE 16,50

Secondo le indagini della guardia di finanza la piattaforma clandestina diretta da Malta era gestita da una società sull’isola di cui risulta socio l’imprenditore veneto che figura tra gli arrestati. La società era autorizzata dalle autorità locali a esercitare il gioco d’azzardo on line, ma a fianco dell’attività lecita, l’organizzazione colpita oggi aveva allestito anche una piattaforma di gioco clandestina che i gestori gestivano da remoto, attraverso alcuni sofisticati accorgimenti informatici. Uno di questi, è stato spiegato dagli investigatori, garantiva il controllo puntuale delle macchine – computer e slot machine – addirittura bloccando in tempo reale, con un tasto rosso, le vincite: di qui l’accusa di truffa, perché ai giocatori
d”azzardo, pur consapevoli di fare attività abusiva, poteva capitare di fare le puntate proprio nel momento in cui i gestori delle sale, per aumentare gli introiti, impedivano che le macchine erogassero vincite, quindi perdevano di sicuro il
denaro puntato.

«Con questo sistema tecnico, che permetteva un controllo minuto per minuto di ogni singola macchina, i primi polli erano proprio i giocatori di azzardo che si trovavano a giocare, senza saperlo, quando i gestori avevano deciso di bloccare le
vincite», ha detto il procuratore capo Giuseppe Creazzo nella conferenza stampa in cui è intervenuto anche il comandante provinciale della guardia di finanza a Firenze, Benedetto Lipari con gli investigatori della compagnia di Empoli.
L’altro accorgimento informatico era affidato a un tasto nero che, premuto, permetteva, sempre da una sede remota, di cancellare immediatamente nelle sale le tracce di qualsiasi operazione di gioco on line, qualora ci fossero stati controlli
delle autorità. In realtà, ai Monopoli di Stato erano del tutto sconosciute queste bische poiché le sale scoperte dalla Gdf non sono concessionarie dello Stato ma clandestine. Le sale gioco erano camuffate da enti associativi non
commerciali, formalmente non aventi scopo di lucro, tipo associazioni sportive dilettantistiche, circoli culturali o internet point, posti telefonici, paravento dell’attività illecita.

Il sistema trojan usato nelle intercettazioni telematiche per infiltrare computer e apparati mobili «è stato decisivo per scoprire la piattaforma informatica clandestina» con cui veniva gestito dall’isola di Malta il gioco d”azzardo abusivo in 24 sale giochi di Toscana, Marche, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna, un giro per cui sono stati arrestati ai domiciliari sette indagati nell’inchiesta «Doppio jack» della guardia di finanza di Firneze. Lo ha sottolineato il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, oggi in conferenza stampa. «La nuova legge sulle intercettazioni impedisce di usarlo per reati di associazione semplice come quello di oggi, anche quando potrebbe essere essenziale per le indagini – ha detto Creazzo – il trojan potrà essere usato in intercettazioni su mafie e terrorismo e per reati di associazione finalizzati a contrabbando e contraffazione. Ma per tutti gli altri reati, no. Questa è l’ultima volta in cui l”abbiamo potuto utilizzare». I 7 arresti sono per associazione a delinquere finalizzata al gioco d’azzardo abusivo e truffa.

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