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Firenze, Maggio Musicale: debutta con successo «La sonnambula» di Bellini

La scena di sonnambulismo nel finale dell’opera (foto Michele Crosera)

FIRENZE – Ha debuttato, in un Teatro del Maggio ben guarnito di pubblico anche in platea, «La sonnambula» di Vincenzo Bellini nell’allestimento già proposto alla Fenice di Venezia nel 2012 e nel 2016, con la regia di Bepi Morassi e le scene di Massimo Checchetto.

Un’ambientazione che, se trasferisce l’opera, che debuttò nel 1831, a cent’anni dopo, negli anni Trenta del Novecento, non la sposta comunque dal villaggio elvetico in cui la collocò il librettista Felice Romani, con scene molto colorate e paesaggi di sfondo da incarti di cioccolata svizzera, gradevoli da vedere. Non tutto quadra alla perfezione, con i villani trasformati in turisti di una stazione sciistica (e i “cavalli” con cui arriva il conte nel libretto che diventano il nome della ditta che gestisce la teleferica da cui scende) a un’altitudine ben superiore a quella in cui si possono trovare boschi e mulini, ma nel complesso lo spettacolo tiene e non ci sono state le contestazioni (peraltro ingiuste) che toccarono a Federico Tiezzi nel precedente allestimento fiorentino del 2000.

Meritati applausi sono stati tributati all’Orchestra e allo splendido Coro del Maggio Musicale Fiorentino, che hanno confermato una volta di più, sotto l’equilibrata direzione di Sebastiano Rolli (molto attento a non coprire le voci con gli strumenti, a costo di abbassare all’estremo il suono di questi, e buon concertatore del finale), di essere fra i migliori complessi europei; la protagonista Laura Giordano (Amina) è tecnicamente ben attrezzata; Shalva Mukeria, che ha interpretato Elvino ormai molte volte nei principali teatri del mondo (era già nel cast B di entrambe le Sonnambule fiorentine, nel 2000 e nel 2004, prima che il ruolo diventasse un suo cavallo di battaglia) è parso un po’ sottotono rispetto ad altre brillanti prove che ha offerto anche in tempi recenti, ma è comunque visibilmente uno specialista; fra gli altri, svetta Nicola Ulivieri (Il Conte Rodolfo), il più apprezzato dal pubblico, e si fa notare per la bella voce l’Alessio di Min Kim; molto bene anche le giovani Giulia Bolcato (Lisa) e Giada Frasconi (Teresa).

Tutto esaurito per la replica pomeridiana di domenica 26 novembre; restano non molti posti per quella di mercoledì 22 novembre e qualcuno di più (in fondo alla plaeta o in galleria) per quella di mercoledì 29 novembre, ore 20:00, acquistabili anche sul sito del teatro

Teatro del Maggio (Piazzale Vittorio Gui, 1)

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