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Istat: sempre meno nuovi nati in Italia, sono diminuiti di 100.000 unità in 8 anni

ROMA- Sempre meno nuovi nati in Italia, con il trend che ormai riguarda anche le donne straniere che una
volta facevano da ‘tampone al fenomeno. Il rapporto Istat sulla natalità pubblicato oggi conferma gli allarmi che si ripetono negli ultimi anni, e non vede inversioni di tendenza negli indicatori tranne quello sui matrimoni, che rimane l’unico con il segno positivo.
Nel 2016 in Italia, spiega l’istituto di statistica, sono nati 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015.
Nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità. Hanno il segno meno sia i nati da coppie con genitori italiani, circa 12mila in meno, che quelli da coppie straniere (-3mila, e per la prima volta negli ultimi anni sotto i 70mila), mentre sono sostanzialmente stabili quelli da coppie miste.

«Le questioni alla base del calo della fecondità non possono certo dirsi risolte – commenta Adele enniti dell’Istituto di ricerche sulle popolazioni (Irpps) del Cnr -, quindi non sorprende che il trend sia questo. L’Italia ha un problema di conciliazione della vita lavorativa con la genitorialità, mancano politiche di sostegno, strutture, ma anche un sostegno maggiore da parte del partner e una cultura in generale più baby friendly. Se si uniscono tutti questi
tasselli si spiegano le difficoltà, oltre alle politiche bisogna sradicare una cultura, è un”impresa difficile».
Il numero medio di figli per donna scende a 1,34 (1,46 nel 2010). Le donne italiane hanno in media 1,26 figli (1,34 nel
2010), le cittadine straniere residenti 1,97 (2,43 nel 2010).

Il calo dei nati tra il 2014 e il 2016, spiega ancora il rapporto, è legato anche alla crisi dei matrimoni che si è avuta
negli anni precedenti, che hanno visto proprio nel 2014 il punto più basso. L’inversione di questo trend è tra le poche note positive del rapporto: nel 2015 i matrimoni sono aumentati, e nel 2016, grazie a 9mila in più, si è superata di nuovo la soglia delle 200mila cerimonie. «Il legame tra nuzialità e natalità è ancora molto forte nel nostro Paese – spiegano gli esperti Istat -. Nel 2016 il 70% delle nascite avviene all’interno del matrimonio e tra queste oltre il 50% dei primogeniti nasce entro i tre anni dalla celebrazione delle prime nozze. Ci si può quindi attendere nel breve periodo un ridimensionamento del calo delle nascite dovuto al recupero dei matrimoni. Secondo i dati provvisori riferiti al periodo gennaio-giugno 2017, i nati sono solo 1.500 in meno rispetto allo stesso semestre del 2016, un calo decisamente più contenuto rispetto a quanto si è verificato nei primi sei mesi del 2016».
Piccole novità infine anche nella classifica dei nomi, che l’Istat pubblica contestualmente al rapporto. Il podio per i
bimbi vede al primo posto Francesco, al secondo Alessandro e al terzo Leonardo, in forte ascesa, mentre per le bimbe resta lo stesso del 2015 con Sofia, Aurora e Giulia.

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