Skip to main content
BOCCACESCA
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2017%2F12%2Fcarocci

È morto Giampiero Carocci, storico dell’Italia contemporanea. Era nato a Firenze

Carocci 1FIRENZE – È morto il 13 dicembre a Roma il fiorentino Giampiero Carocci, autorevole studioso della storia dell’Italia del XIX e XX secolo. L’annuncio è stato diramato dalla famiglia soltanto due giorni dopo, con l’indicazione che i si terranno sabato 16 dicembre alle 10 al Tempietto Egizio del cimitero romano del Verano.

Nato nel 1919, era fratello di Alberto Carocci, fondatore della rivista «Solaria», e condivise con lui l’antifascismo di derivazione crociana, tant’è che dopo l’8 settembre 1943 fu deportato dai tedeschi in un campo di prigionia dove rimase fino alla primavera del 1945. Fu uno dei cosiddetti IMU, Internati Militari Italiani, un’esperienza tragica che Carocci raccontò nel libro «Il campo degli ufficiali» (Giunti).

Nel 1975 Carocci pubblicò da Feltrinelli «Storia d’Italia dall’Unità ad oggi» (con una versione aggiornata nel 1989) che avviò un ampio dibattito storiografico: lo studioso denunciò la mancanza in Italia di una solida classe egemone, che aveva come corollario la disgregazione o la scarsa omogeneità delle altre classi sociali. Storico di formazione gramsciana, a lungo docente di storia moderna nell’Università “La Sapienza” di Roma e membro della Commissione per il riordinamento e la pubblicazione dei Documenti Diplomatici Italiani, nelle sue opere Carocci ha trattato prevalentemente gli avvenimenti italiani compresi tra Otto e Novecento, dando particolare rilievo ai fatti economici, sociali e culturali.

Particolarmente attento alla storia dell’amministrazione e dei partiti politici, Carocci nei suoi libri ha posto in rilievo come la classe dirigente italiana nel suo percorso politico si sia ispirata al trasformismo generando un sempre più rilevante distacco tra il paese legale e quello reale. Giampiero Carocci si è interessato in modo particolare degli avvenimenti riguardanti la politica estera della sinistra storica dopo l’Unità italiana e dell’età giolittiana. Tra i suoi libri figurano «Agostino Depretis e la politica interna italiana» (Einaudi, 1956); «Giovanni Amendola e la crisi dello Stato italiano» (Feltrinelli, 1956); «Giolitti e l’età giolittiana» (Einaudi, 1961); «Lo Stato della Chiesa nella seconda metà del secolo XVI» (Feltrinelli, 1961); «La politica estera dell’Italia fascista dal 1925 al 1928» (Laterza, 1969); «Storia del fascismo» (Garzanti, 1959, 1972); «L’età dell’imperialismo» (Il Mulino, 1979).

La bibliografia di Carocci comprende, inoltre, «Storia. Dal medioevo a oggi» (Zanichelli, 1987); «Il trasformismo dall’unità ad oggi» (Unicopli, 1992); «L’Italia unita: profilo di storia politica dal Risorgimento alla Comunità europea: 1815-1992» (Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 1993); «Storia della guerra civile americana» (Newton Compton, 1996); «La rivoluzione inglese: 1640-1660» (Editori Riuniti, 1998); «Storia degli ebrei in Italia. Dall’emancipazione a oggi» (Newton & Compton, 2005).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP