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Manovra: taglio alle commissioni dei pagamenti con bancomat o carte prepagate (max 0,2- 0,3%)

ROMA – Taglio alle commissioni sui pagamenti con bancomat o carte prepagate: tetto massimo per ogni operazione allo 0,2%, che sale allo 0,3% per la carta di credito. Il Governo ha approvato in via definitiva il decreto che attua le disposizioni europee sui servizi di pagamento nel mercato interno e sulle commissioni interbancarie per le operazioni basate su carta.

Taglio commissioni su pagamenti con carta
Transazioni
I nuovi limiti stabiliti dal decreto sono più bassi delle tariffe attualmente applicate, intorno allo 0,5% per le operazioni bancomat e allo 0,7 per quelle con carta di credito. Si tratta delle commissioni interbancarie, non di quelle applicate alle imprese che accettano il pagamento via POS o al consumatore finale. Le associazioni dei commercianti fanno notare come la mancanza di obblighi specifici relativi alle tariffe applicate alle imprese non stimoli sufficientemente la diffusione dei pagamenti digitali.

Posizione critica delle Associazioni di categoria.

Il parere di Confesercenti: «l’intervento non riguarda direttamente gli utenti finali e si rivelerà un fatto positivo solo se il beneficio si trasmetterà alle imprese e ai consumatori». E «senza un taglio vero delle commissioni pagate dalle imprese, l’efficacia del provvedimento come incentivo alla diffusione della moneta elettronica» rischia di essere limitata.

«Il Governo ha ridotto le commissioni interbancarie – spiega Paolo Ferrè, consigliere incaricato per il credito di Confcommercio -, ma per dare un impulso ai pagamenti elettronici bisognerebbe ridurre le commissioni applicate dalle banche alle imprese per l’utilizzo delle carte».

Nuove tutele
Il decreto approvato dal Governo contiene anche alcune misure a favore dei titolari della carta. In caso di furto o truffa, scende a 50 euro la franchigia che bisogna pagare prima di ricevere il rimborso di somme eventualmente prelevate da altri (attualmente bisogna versare 150 euro). Il rimborso del pagamento non autorizzato avviene entro un giorno.

Incentivi moneta elettronica
Altra novità: commissioni ridotte sui pagamenti fino a cinque euro, per incentivare l’uso della moneta elettronica anche per transazioni di modesto importo. Il Regolamento, sottolinea il Governo: «mira ad accrescere il livello di trasparenza, concorrenza e d’integrazione del mercato europeo delle carte di pagamento».

Il mercato dei pagamenti digitali in Italia è in crescita, secondo le stime dell’Osservatorio Mobile payment & commerce del Politecnico di Milano nel 2016 valeva 198 miliardi di euro, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente e nel 2017 è attesa una crescita analoga. L’Italia resta comunque indietro rispetto alla media europea, si posizione al 25esimo posto per transazioni pro capite con moneta digitale, 43,5, contro una media europea di 104 transazioni pro capite.

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